Chiediamo educazione sessuale nelle scuole e stop violenza e dimissioni in bianco

Vorremmo porre l’accento non tanto sulla futile celebrazione della donna, ma sulle problematiche che rendono ogni giorno di più questo Paese ostile e inospitale verso le donne. 

Ci accodiamo all’appello per ripristinare la legge 188 contro le dimissioni in bianco, emblema della brutalità che caratterizza il mondo del lavoro precario in cui viviamo, in cui le prime a fare le spese dell’assenza di tutele, di welfare, di diritti, sono proprio le donne, costrette a scegliere fra la costruzione di una famiglia, il futuro, la maternità e il mantenimento del proprio lavoro.

In Italia sono 807 donne uccise tra il 2006 e il 2010. Gli omicidi volontari sono passati da 84 nel 2005 al picco di 180 nel 2006 e 157 nel 2010. Nel 2011, 127 donne uccise. Solo nel 2012 le donne trucidate per mano degli uomini sono 28, nel silenzio assordante delle istituzioni. Crediamo che questo sia un vero e proprio olocausto, ci sembra assurdo che si continui a parlare di delitti passionali, quando questi omicidi non hanno nulla a che fare con l’amore e la passione, ma solo con il maschilismo e la violenza che hanno caratterizzato il nostro Paese per troppo tempo. Chiediamo al governo di occuparsi immediatamente di questo tema.

Per le ragazze la situazione non è migliore, i consultori chiudono, la consapevolezza e l’informazione sul proprio corpo e sulla sessualità scende vertiginosamente soprattutto fra le preadolescenti, nelle scuole il sesso è sempre più un tabù. Ci siamo stufate di questa ipocrisia, chiediamo educazione sessuale nelle scuole, fatta con esperti competenti che possano diffondere consapevolezza sul sesso, sull’uso degli anticoncezionali, su come proteggere il proprio corpo e su come non incorrere in malattie sessualmente trasmissibili. 

Oggi oltre ai festeggiamenti vorremmo risposte concrete alle problematiche che ci portiamo addosso tutto l’anno e contro cui lottiamo 365 giorni all’anno. 

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