“Il Ministro Fornero scopre l’acqua calda”. Così Michele Orezzi, Coordinatore Nazionale dell’UDU-Unione degli Universitari, commenta le dichiarazioni del Ministro Fornero sulla preparazione degli studenti italiani.
“Da anni continuiamo a denunciare le problematiche di scuole e università” continua Orezzi. “Il Governo ora è costretto ad ammettere una realtà che tutti gli studenti italiani vivono in prima persona e conoscono da tempo. Dal Governo ci dovremmo aspettare soluzioni, invece che conferme delle politiche che hanno portato a questa situazione drammatica. E’ ora di liberare la conoscenza!”.
Sofia Sabatino, Portavoce Nazionale della Rete degli Studenti Medi, commenta: “Di fronte ai continui blocchi all’accesso alla conoscenza è necessario prendere misure urgenti ed immediate: innalzare l’obbligo scolastico a 18 anni, tutelare il valore legale del titolo di studio, bloccare il progetto di legge Aprea, garantire e aumentare le borse di studio, un accesso libero e gratuito alla cultura per gli studenti, eliminare il numero chiuso, annullare prestiti d’onore e ordini professionali ed estendere la banda larga su tutto il territorio nazionale”.
“Più che guardare all’apprendistato come soluzione, sarebbe necessario rilanciare la qualità della scuola e dell’università pubbliche e fornire risposte alla dilagante precarietà giovanile. Oggi i giovani hanno un cancello chiuso davanti al loro futuro, fatto di continui ostacoli per l’accesso a scuola e università e di prospettive di lavoro inesistenti. Giovedì 10 maggio saremo a fianco della CGIL in tutte le piazze d’Italia perché vogliamo liberare la conoscenza e abolire veramente la precarietà. Tutte risposte che questo Governo finora, per quanto il Ministro Fornero pianga o scopra l’acqua calda, ancora non ha dato”.
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