Lungo confronto con atenei e studenti, rivoluzione meritocratica e lotta alla dispersione delle borse di studio. Con queste parole la Lega Nord del Piemonte… vuole sferrare un nuovo attacco agli studenti borsisti puntando ad una netta riduzione del numero degli studenti che saranno considerati idonei per la borsa stessa.

 

Dopo la relazione dell’assessore Maccanti di ieri nella VI Commissione del Consiglio Regionale del Piemonte, il nuovo bando per la concessione di borse di studio dovrebbe infatti andare a limitare ulteriormente gli studenti inasprendo i requisiti di merito.

 

Michele Orezzi, Coordinatore Nazionale dell’UdU Unione degli Universitari, così commenta la decisione presa: “E’ inaccettabile che la crisi di una forza politica si debba scaricare su migliaia di studenti capaci e meritevoli ma privi di mezzi. In Francia e Germania più di mezzo milione di studenti riceve la borsa di studio, in Spagna quasi 300 mila mentre in Italia non copriamo nemmeno tutti i 180 mila che attualmente sono idonei. Questa stanca propaganda politica continua ad abusare di termini come ‘merito’ per giustificare nuovi e maggiori tagli. Ma possibile che in tutta Europa non stanno premiando il merito? Possibile che gli studenti italiani siano tutti meno bravi? Forse la risposta è nelle risorse che vengono investite, non nelle scuse che vengono usate per giustificare i tagli”.

 

Continua Orezzi: “La crisi che attraversiamo è grave, ora come mai serve un investimento nel diritto allo studio e nell’università. L’idea di tagliare ancora altre risorse al diritto allo studio è fuori dal mondo, accanirsi contro la fascia più debole degli studenti è quanto di più iniquo e deprecabile si possa fare. Per questo chiediamo le dimissioni immediate di Cota e dell’assessore Maccanti, perché termini finalmente questo assurdo accanimento contro gli studenti borsisti del Piemonte e si possa cominciare a guardare al diritto allo studio guardando agli altri Paesi europei”.

 

L’Unione degli Universitari annuncia quindi possibili ricorsi e mobilitazioni.

 

“L’inasprimento dei requisiti per la borsa di studio è in aperto contrasto con la normativa nazionale” afferma Simone Baglivo, Rappr. studenti C.d.A. Edisu, dell’UdU Torino. “Per questo siamo pronti a mettere in campo delle iniziative legali contro la scelta dell’assessore Maccanti. Con la retorica del ‘merito’ stanno escludendo dalla possibilità di ricevere un sostegno economico migliaia di studenti delle facoltà più difficili degli atenei Piemontesi. In particolare il Politecnico risulterà l’Ateneo più svantaggiato visto la media dei suoi corsi di studio. Come rappresentanti abbiamo anche proposto alla Regione possibili alternative, in accordo con gli atenei e tutta la rappresentanza studentesca. La chiusura al confronto è stata evidente e la nostra proposta è stata stracciata perché troppo complicata per una classe politica alla ricerca del facile consenso e non disposta a ragionare sul vero ‘merito’ delle proposte. Ci opporremo con forza alla volontà di distruggere il diritto allo studio in Piemonte”.

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