DOPO LE DISCRIMINAZIONI PER GLI STUDENTI EXTRACOMUNITARI E IL BLUFF DEI COLLEGI SI ATTENDE IL DM DEL MIUR SU SCIENZE DELLA FORMAZIONE.  COME SI COMPORTERA’ IL MINISTRO? SI RIPRESENTERA’ LO SCANDALO DELL’ANNO SCORSO? NOI VIGILEREMO E SIAMO PRONTI AI RICORSI.

L’Unione degli Universitari, dopo aver denunciato con forza il Decreto Ministeriale dello scorso Giugno sulle prove di ammissione per le facoltà a numero chiuso per gli elementi discriminanti che lo caratterizzano e per la forte continuità con l’operato dell’ex Ministro Gelmini, attende ora l’uscita del DM che disciplini il test di ammissione per la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria.

Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell’UDU dichiara: “ così come abbiamo dimostrato, con la vittoria dei nostri ricorsi al TAR, la fallacità non solo dell’applicazione del punteggio minimo per gli studenti extracomunitari, ma soprattutto dell’intero sistema dello sbarramento aprioristico, lo stesso lo si può dire per la particolare questione dei test d’ingresso sulle Facoltà di Scienze della Formazione Primaria “.

Continua Orezzi: “ il DM dello scorso anno predisponeva l’assurdo punteggio minimo di 60/80esimi per gli aspiranti studenti. Questo era emblematico delle politiche  dell’ex Ministro Gelmini, ovvero un completo disinvestimento e disinteresse per la  formazione e quindi per una parte fondamentale per il futuro di tutto il Paese. Ovviamente il raggiungimento di una soglia minima “cosi alta” si è dimostrato un ulteriore sbarramento all’accesso al corso scelto, già di per sé ostacolato con il test.

Solo nell’Ateneo de L’Aquila numerosi studenti sono rimasti esclusi dalla graduatoria, lasciando peraltro vacanti 137 posti su 250 disponibili nell’ateneo.

Grazie ai ricorsi dell’UDU L’Aquila e alla conseguente vittoria al TAR siamo riusciti a far entrare gli studenti ricorrenti, ma ciò non basta. Pretendiamo che quest’anno il Ministro Profumo agisca in discontinuità con lo scorso Governo e cancelli una soglia “minima” cosi inaccessibile”.

Conclude il coordinatore nazionale: “ confidiamo in un cambiamento di rotta del Ministro. Se queste rimangono le carte che mette sul tavolo il Ministero non possiamo che andare avanti insieme al nostro Avvocato Michele Bonetti, a difendere i diritti degli studenti e a combattere il numero chiuso ricorso dopo ricorso, ateneo per ateneo. Non solo: come sindacato studentesco andremo fino in fondo portando avanti il ricorso sul principio di anticostituzionalità del numero chiuso fino alla Corte Costituzionale”.

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