Riparte martedì con Medicina, in tutta Italia, la stagione dei test d’ingresso per entrare in università. Come ogni anno saremo davanti ad ogni aula dove si effettueranno i test con una speranza in più: la sentenza della Corte Costituzionale che potrebbe definire incostituzionale il numero chiuso e che pende come una spada di Damocle sui test d’ingresso.
Anche quest’anno saremo fisicamente al fianco degli studenti per dar loro supporto sia per quanto riguarda l’avvicinamento al test, sia per il supporto legale in caso di errori evidenti nella stesura dei test d’ingresso o nel loro svolgimento . Come ogni anno abbiamo preparato un vademecum in cui spieghiamo come affrontare il test, quali regole devono essere rispettate e saremo davanti ad ogni aula dove si effettuerà il test per distribuirlo agli studenti e alle loro famiglie prima della prova.
Inoltre quest’anno abbiamo predisposto un video che spiega nel dettaglio tutto ciò che riguarda il test, dalle procedure vere e proprie delle prove, che vanno dal contenuto dei plichi, alla modalità di risposta e alla valutazione delle stesse, fino al cosa fare in caso di irregolarità riscontrate durante il test. Abbiamo ritenuto che un video potesse essere più d’impatto e di aiuto per gli studenti che si troveranno ad affrontare un test a risposta multipla tra plichi, fogli e procedure di cui non hanno mai sentito parlare prima della prova.
Come UDU da sempre ci battiamo contro il numero chiuso che consideriamo lesivo del diritto allo studio. Crediamo infatti che un metodo di sbarramento all’accesso come questo non sia in grado di verificare realmente la preparazione degli studenti che vogliono accedere all’università. Attendiamo fiduciosi la sentenza della Corte Costituzionale: speriamo che la Corte Costituzionale possa dare ragione al nostro ricorso portato avanti insieme al nostro Avvocato Michele Bonetti. Aspettando il responso, però, non ci fermeremo: saremo anche quest’anno vicini agli studenti per difendere il loro diritto ad accedere all’università e ad essere valutati in itinere e non come succede ora, prima di mettere piede in università e con dei test pieni di errori e che comunque non selezionano nessun tipo di competenza.
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