BRUXELLES – Gli studenti che prenderanno una borsa Erasmus nel secondo semestre del 2012-2013 potrebbero non ricevere finanziamenti a sufficienza dalle loro agenzie nazionali Erasmus. Lo rivela un rapporto di notizie di AFP del 2 ottobre.
Karina Ufert, presidente dell’Unione degli Studenti Europei (ESU), ha dichiarato: “Invitiamo la Commissione europea a far presto con la loro proposta del cosiddetto “Gliobal Transfer” e risolvere le attuali carenze finanziarie del Fondo sociale europeo, utilizzando i soldi dei fondi UE sottoutilizzati”.
Ufert aggiunge: “Oltre a questo abbiamo bisogno di una soluzione a lungo termine che garantisca i finanziamenti per tutte le prossime generazioni di studenti Erasmus. Esortiamo gli Stati membri dell’UE a riconoscere l’importanza dei programmi europei di mobilità degli studenti, mentre si troveranno a decidere sul prossimo quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020. ”
Michele Orezzi, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari, l’Unione che rappresenta a livello italiano l’ESU, dichiara: “L’Europa deve rappresentare oggi più che mai un riferimento politico e sociale. Il progetto di mobilità studentesca Erasmus ha rappresentato sino ad oggi una delle realtà fondanti di una nuova generazione di cittadini europei. Il numero di borse dovrebbe essere ampliato andando a garantire anche gli studenti con maggiori difficoltà socio economiche di partenza. Serve una risposta certa e immediata per garantire tutti gli studenti che già oggi stanno pianificando e hanno il diritto di organizzare in tutta tranquillità il prossimo anno accademico”.
Pagamenti insufficienti
Le autorità di bilancio dell’Unione europea hanno ritenuto insufficienti i fondi nel bilancio dell’UE per il 2012, colpendo tutta la spesa dell’UE. Al fine di assicurare il finanziamento dei fondi comunitari, in base al quale il programma Erasmus viene a sua volta finanziato, il Consiglio e il Parlamento europeo (PE) hanno bisogno di apportare modifiche al bilancio. Tuttavia, fino ad ora, questo non è accaduto, andando di fatto a minacciare le future borse di studio ERASMUS.
I sette Paesi contribuenti netti, Austria, Gran Bretagna, Francia, Germania, Finlandia, Paesi Bassi e Svezia, si sono rifiutati di aumentare le disponibilità nel bilancio 2013 del 6,8%, il che spiega le carenze finanziarie correnti della Giunta dell’Unione europea. Secondo l’AFP, i l’eurodeputato francese di centro destra Alain Lamassoure, presidente della Commissione per i bilanci del Parlamento europeo, ha dichiarato il 2 ottobre che “il FSE è in bancarotta e non può rimborsare agli Stati membri.”
Problemi per gli studenti
Gli studenti che si recano all’estero nel corso del primo semestre 2012-2013 non avranno problemi in quanto le agenzie nazionali Erasmus hanno ricevuto fondi sufficienti da parte della Commissione per coprire la prima parte delle borse di studio. Tuttavia, se il mancato pagamento persiste ci potrebbe essere un problema per gli studenti che si trovano all’estero nel secondo semestre 2012-2013.
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