Solo dalla fine di Dicembre 2012 gli student potranno avere un quadro certo per le loro borse Erasmus per il secondo semestre dell’anno accademico 2012/2013. Per il primo semestre, la Commissione Europea ha già trasferito il 99,13% dei fondi alle agenzie Erasmus nazionali, ma ora mancano 90 milioni di euro per i pagamenti degli studenti Erasmus del secondo semestre.

 

Anche se la Commissione Europea si è mostrata fiduciosa affinché si trovi una soluzione per colmare la mancanza di fondi, l’Unione degli Universitari e l’ESU – European Student Union sono preoccupate che i pagamenti arriveranno troppo tardi e che questi ritardi causeranno un drastico calo nelle richieste per l’Erasmus. La Commissione presenterà un emendamento al bilancio per colmare il deficit il 23 ottobre prossimo, mentre la decisione finale sarà approvata solo entro la fine del 2012.

 

Michele Orezzi, Coordinatore dell’Unione degli Univeristari, commenta così la notizia: “Quanto sta succedendo è inaccettabile. L’Europa dovrebbe essere sempre più un’Eruopa dei popoli, un’unione politica e sociale. Proprio il progetto Erasmus ha rappresentato in questi anni una speranza e una concreta opportunità per un’intera generazione di studenti. Il 12 ottobre prossimo saremo in piazza a fianco degli studenti delle superiori e della Rete degli Studenti perché l’Europa che noi vogliamo non è questa”.

Continua Orezzi: “Siamo stanchi di un’Europa che viene strumentalizzata solo per tagli e sacrifici. Ora vogliamo riprenderci l’Unione Europea, vogliamo che diventi il nostro sogno di un’istruzione pubblica per milioni di studenti, un nuovo welfare e un nuovo modello di sviluppo. Scuola e università come beni pubblici: questo è quello che noi oggi chiediamo all’Europa!”

 

Karina Ufert, Presidentessa dell’ESU, dichiara: “Come possiamo pensare che gli studenti prendano la decisione di studiare all’estero quando non c’è chiarezza sulle borse che dovrebbero ricevere? Gli Stati Membri hanno preso l’impegno di garantire finanziamenti per incrementare la mobilità degli studenti: ora è il momento di farlo”.

 

Pagamenti insufficienti

L’autorità europea per il bilancio ha approvato stanziamenti insufficienti per il bilancio 2012, causando ripercussioni su tutte le spese dell’Unione Europea. Al fine di assicurare il finanziamento dei fondi europei, sotto i quali è incluso il programma Erasmus, il Consiglio e il Parlamento devono approvare una variazione di bilancio.

 

I 7 Paesi contributori netti dell’Unione Europea, Austria, Gran Bretagna, Francia, Germania, Finlandia, Paesi Bassi e Svezia, si sono rifiutati di incrementare la spesa nel 2013 del 6,8%, che ammonta a 100 miliardi di euro, e questo sta minacciando il futuro di molti accordi europei.

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