Siamo ormai a ridosso delle elezioni politiche, ma ancora ad oggi non è arrivata nessuna risposta alla vera e propria emergenza democratica che si va prospettando per migliaia di studenti.

Michele Orezzi, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universtiari, dichiara: “Tra studenti Erasmus e studenti fuori sede il rischio vero è che sia negato il diritto al voto a migliai di giovani. Questo fatto non è accettabile in una democrazia. Le elezioni del 24 e 25 rischiano di vedere esclusi molti giovani solo per le loro scelte di studio, una realtà paradossale e che non può essere osservata senza che si prendano precisi provvedimenti”.

Gli studenti Erasmus si trovano all’estero per un periodo di studi e non è prevista per loro la possibilità di votare dall’estero. Dovrebbero così pagare i costi per il rientro nella propria città di residenza per poter votare, con la ulteriore problematica che essendo nel periodo di febbraio molti studenti saranno nel pieno della sessione d’esami.

Anche gli studenti fuori sede andranno in contro a molte problematiche per poter usufruire di quello che dovrebbe essere un dritto fondamentale di tutti i cittadini: il diritto al voto. Per quanto siano previsti alcuni sconti per gli studenti fuori sede che si spostino per il voto, anche in questo caso oltre al costo, in alcuni casi comunque assai rilevante, gli studenti si troveranno a dover viaggiare per mezza Italia in pieno periodo di esami universitari.

L’impossibilità e l’elevata difficoltà di votare che devono fronteggiare migliaia di studenti deve richiamare immediatamente l’attenzione delle Istituzioni democratiche del nostro Paese. In un momento in cui i cittadini sono chiamati ad esercitare il diritto-dovere del voto, rispondere proprio ai giovani che per poter votare devono sostenere ingenti costi e perdere intere giornate sicuramente non fa bene alla democrazia tutta.

Il Coordinatore del Sindacato Studentesco richiama l’attenzione sulla necessità di dare una risposta concreta a questo problema: “E’ possibile e doveroso attivare nuove modalità per permettere a tutti di esprimere democraticamente il proprio voto. Possiamo ad esempio pensare a come all’estero già esista una macchina organizzativa che permette a tutti i residenti all’estero di votare. Questa realtà potrebbe sicuramente l’organizzazione del voto degli studenti Erasmus all’estero. Anche nel caso degli studenti fuori sede si potrebbero facilmente predisporre procedure che permettono la cancellazione da un elenco di votanti per l’inserimento in una altro elenco, pur conteggiando i voti nella rispettiva circoscrizione. Possono essere varie le soluzioni pratiche adottate e le modalità per garantire questa possibilità. Ci aspettiamo risposte urgenti, concrete ed immediate. Siamo disponibili ad ogni tipo di confronto, ma non siamo disponibili a vedere il diritto di voto di fatto negato a migliaia di studenti solo per una loro condizione di studio”.

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