Il Consiglio dei Ministri del 28 Agosto ha stabilito una nuova modalità di tassazione basata sulle abitazioni, superando l’IMU per come era finora prevista e introducendo una nuova “tassa di servizio” che dovrebbe poter essere modulata anche sulla base dei metri quadri della abitazione o del suo valore catastale. La nuova tassa dovrebbe andare a gravare, da quanto detto dal Governo, sia sui propietari che sugli affittuari.

 

Michele Orezzi, Coordinatore dell’Unione degli Universitari, commenta così la notizia: “E’ del tutto inaccettabile che l’operazione IMU-Service tax vada a gravare, anche solo in parte, sugli studenti fuori sede che si trovano in abitazioni affittate. E’ l’esatto opposto del principio costituzionale del ‘chi più ha, più deve contribuire’. Per poter esonerare anche i propietari delle grandi abitazioni sarebbero chiamati a pagare di più gli studenti fuori sede: una gravissima ingiustizia sociale, ancora più inaccettabile in un momento di profonda crisi come quello attuale”.

 

 

Continua Orezzi: “Solo poche settimane fa il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari ha denunciato la drammatica situazione degli alloggi e della residenzialità degli studenti fuori sede in Italia. La risposta che viene oggi dal Governo su questo tema sembra un affronto. Chiediamo che il Governo apra immediatamente ad un serio confronto con il sindacato studentesco per bloccare immediatamente questa ingiustizia sociale”.

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