Il 15 novembre scenderemo in piazza allo slogan – Change the way – per chiedere un inversione di marcia delle politiche italiane ed europee su scuola e università.
Fatti come la chiusura dell’Università di Atene non devono avere giustificazione nell’Europa della conoscenza verso cui vogliamo andare: le politiche di austerity non hanno funzionato, è ora di cambiare.
Per questo allo slogan – Change the way – il 15 novembre, giornata mondiale per il diritto allo studio, aderiscono altre organizzazioni studentesche universitarie che, come noi, chiedono un’inversione di marcia su scuola e università: Unioni degli Universitari di Austria (ÖH), Belgio (FEF), Francia (UNEF), Germania, (FZS), Italia (UDU) e Svizzera (VSS-UNES-USU) con noi per il diritto allo studio.
Crediamo in un’Europa diversa e noi vogliamo costruirla.
“Le politiche di austerity europee hanno portato ad un impoverimento diffuso dell’istruzione in Europa: l’accesso e il diritto allo studio, infatti, in molti Paesi come il nostro non sono garantiti. – Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari – E’ necessaria un’inversione di marcia che vada verso un’Europa basata su un’ economia della conoscenza, in cui le Università non chiudono!”
Daniele Lanni Rete studenti Medi “L’istruzione in questi anni è stata considerata un luogo da cui tagliare risorse e non, al contrario, il luogo dove crearne di nuove. Le politiche europee e italiane di austerity hanno peggiorato una situazione già precaria. Invertire marcia significa ridare all’istruzione un ruolo centrale nella crescita dell’Italia e dell’Europa tutta. Il 15 novembre, giornata mondiale per il diritto allo srudio, saremo in piazza per chiedere un’Europa fatta da e per studenti, un’Europa della conoscenza, un’Europa che pone al centro delle sue priorità le giovani generazioni e la scuola!”
Conclude Scuccimarra “ Insieme ad altre Unioni studenti universitarie Europee il 15 novembre e con una piattaforma condivisa chiediamo un’inversione di rotta, per un cambiamento reale e non solo fatto di intenti e di parole: un’Italia e un’Europa aperte e democratiche se tali voglioni definirsi devono decidere di investire su una scuola ed un’universita aperte a tutti in cui le borse di studio e l’accesso sia una garanzia, non una scommessa che purtroppo ogni anno migliaia di studenti perdono! Il 15 novembre allo slogan – Changhe the way – chiederemo un’inversione di marcia sulle politiche di austerity portate avanti sull’istruzione, l’unica inversione di marcia possibile per uscire dalla recessione!”
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