Ieri, mercoledì 27 Novembre nella Sede di Santa Marta dell’Università Ca’ Foscari, si è tenuta un’Assemblea dei Consigli di Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea e di Studi Linguistici e Culturali Comparati, alla presenza del Direttore Generale Ing. Alberto Scuttari e del Prorettore all’edilizia Prof. Andrea Stocchetti riguardo la riorganizzazione/alienazione delle sedi universitarie di lingue.

Dopo una richiesta dell’area orientale di limitare il più possibile la presentazione dell’Amministrazione per dedicare massimo spazio al chiarimento dei dubbi, le domande si sono succedute in una discussione che ha marcato una piena e totale contrarietà dei due Dipartimenti all’operazione portata avanti in questi mesi dall’Ateneo e dal suo CdA, di cui è stata sottolineata la non rappresentatività del corpo cafoscarino e la mancata comunicazione con l’organo sovrano della rappresentanza elettiva, il Senato Accademico, che ad oggi non ha ancora espresso un parere riguardo le questioni edilizie a lui attribuito dall’art. 15 dello Statuto d’Ateneo, se non tramite una frase inserita nel piano strategico del 2012 “Verso Ca’ Foscari 2018” e da una breve relazione presente nel bilancio consuntivo dello stesso anno.

Le questioni poste sono state molteplici, dall’imminente problema di spazi dato dalla scadenza del contratto d’affitto di Palazzo Vendramin dei Carmini, alla marcata differenza di metratura tra le 5 sedi attuali di lingue e il nuovo Ca’ Sagredo/Ex Enel/Malcanton Marcorà 2 (come si voglia chiamarlo), la richiesta di chiarimenti sulla tipologia di operazione (a quanto pare non si tratta più ne’ di una vendita, ne’ di una permuta ma un acquisto con pagamento in forma di permuta), la problematica della diminuzione delle aule, fino a giungere alla più importante: il valore storico ed artistico delle sedi oggetto della permuta che rappresentano parte del patrimonio della nostra Università, della città e del mondo.

Per questi motivi, vista l’unanime contrarietà di docenti, studenti e personale tecnico dei due Dipartimenti all’operazione immobiliare decisa da Ca’ Foscari, sarà scritta una delibera congiunta dei due dipartimenti per chiedere il blocco del processo in vista dell’apertura di tavoli di discussione sulla riorganizzazione e messa a norma delle attuali sedi al fine di preservare il nostro patrimonio storico e culturale di cui Ca’ Cappello, Ca’ Bembo e Palazzo Cosulich sono tre dei maggiori gioielli.

Crediamo infine doveroso esprimere la nostra gratitudine ai professori che si sono spostati dall’altra parte della cattedra assieme a noi studenti e si sono adoperati al fine di svegliare una coscienza critica nei colleghi, troppe volte già rassegnati al proprio destino, e in generale nella comunità cafoscarina. L’assemblea di ieri è stato e dev’essere un punto di partenza per affermare il ruolo fondamentale della democrazia nel mondo accademico che deve riprendere spazio nelle nostre sedi, nelle nostre aule e nei nostri organi di gestione.

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