Da una serie di verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza della Provincia di Roma è emerso che il 62% degli studenti fruitori di benefici e sottoposti ad accertamento, presentavano irregolarità legate alle dichiarazioni su redditi e patrimoni. I controlli, riferiti ad un campione ridotto di studenti, circa 500, sono il frutto di un accordo tra Guardia di Finanza, Regione Lazio e Atenei romani.
“ Le irregolarità nelle dichiarazioni danneggiano tutti, e privano studenti che ne avrebbero davvero diritto, della possibilità di usufruire di borse di studio, servizi e agevolazioni, ma non si può generalizzare mettendo tutti gli studenti nel calderone, come una parte della stampa sta facendo” dichiara Gianluca Scuccimarra,
Coordinatore nazionale dell’unione degli universitari, che continua: “i controlli sono indispensabili, e per aumentare la trasparenza ben vengano forme di coordinamento tra i vari enti, di cui abbiamo già esperienze positive, ma le false dichiarazioni di qualche studente non possono oscurare il dramma di un sistema sottoposto a tagli continui, con decine di migliaia di studenti che avrebbero diritto a borse, alloggi e agevolazioni, ma non le ricevono per mancanza di fondi”.
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