Il 6 novembre il CNSU ha espresso parere contrario sul modello di ripartizione della quota premiale dell’ FFO: Il primo passo per un vero cambiamento all’interno dell’organo portato avanti dal gruppo di maggioranza UDU-RUN-Liste indipendenti. La ripartizione premiale di una crescente quota dell’ FFO introdotta dalla Gelmini rappresenta di fatto un ulteriore colpo che indebolisce gli atenei: tale ripartizione si inserisce in un contesto di profondo sottofinanziamento degli atenei con un sistema a somma zero in cui gli atenei, in una logica tutt’atro che premiale, “si spartiscono” le poche risorse disponibili entrando in palese concorrenza. Questo sistema si basa su criteri di ripartizione poco indicativi delle reali condizioni e delle esigenze degli atenei: i parametri sono sbilanciati su una discutibile valutazione della ricerca a scapito della didattica, dell’offerta formativa e dei servizi agli studenti. E’ una finta idea di premialità che si nasconde dietro la retorica del merito producendo di fatto una divisione tra atenei di serie A e atenei di serie B in un’ ottica punitiva e non incentivante. Gialunca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari “Il parere dato il 6 novembre dal CNSU rappresenta nel concreto il primo passo di quello che é il vero cambiamento portato dall’UdU all’interno dell’organo. Per la prima volta ci troviamo di fronte ad un organo che non ha paura di esprimere in maniera chiara e civile il proprio parere rispetto i provvedimenti portati avanti dal governo sull’universitá” Conclude Scuccimarra “Abbiamo sempre contrastato l’attuale natura della parte premiale dell’FFO che altro non rappresenta se non una redistribuzione di tagli. Siamo fermamente convinti che l’attuale sistema di ripartizione dei fondi (nonché la loro entitá) sia uno dei problemi centrali del sistema universitario del nostro Paese. Il ministro Carrozza deve capire che la costruzione di un rapporto concreto con gli studenti non puó riguardare solo alcuni provvedimenti ma deve toccare tutti gli aspetti del sistema universitario: per questo abbiamo chiesto con forza l’apertura di un tavolo tecnico immediato che consenta di intervenire subito sulla distribuzione dell’FFO. L’inversione di rotta di cui il paese e l’istruzione ha bisogno non puó attendere il 2014!
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