Dopo la sentenza del Tar di Milano sulla tassazione studentesca fuorilegge dell’ateneo pavese, abbiamo ampliato il calcolo delle tasse ‘rubate’ a tutti gli atenei italiani dimostrando che nella realtà un ateneo su due nel 2012 è risultato fuorilegge per il superamento della soglia del 20% imposta alla contribuzione studentesca per uno sforamento totale di oltre 200 milioni di euro
(su 35 atenei statali) indebitamente chiesti agli studenti. Uno sforamento che si riduce a 40 milioni (con comunque 11 atenei fuorilegge) se invece andiamo a vedere le proiezioni  alla luce della nuova normativa approvata nell’Agosto 2012 dall’allora Governo Monti che introduceva una falsa spending-review atta a consentire agli atenei lo sforamento dell’unica soglia esistente per il contenimento delle tasse universitarie.

Oggi possiamo dire chiaramente l’obiettivo principale della “sanatoria” effettuata dall’ex Ministro Profumo in accordo con i rettori sulle tasse universitarie: autorizzare gli atenei a ‘ rubare’ oltre 200 milioni di euro agli studenti italiani. Il limite del 20% posto a salvaguardia del diritto allo studio, come hanno confermato molte sentenze a nostro favore che impongono la restituzione dei soldi ‘ rubati ‘ agli studenti, è stato aggirato da una normativa che ha avuto il solo scopo di autorizzare l’aumento delle tasse universitarie agli atenei. A fronte dei continui tagli anziché pensare a come reinvestire in diritto allo studio, la risposta trovata dall’ex Ministro Profumo è stata far gravare nuovamente sulle spalle di noi studenti i costi dell’università!

Gianluca Scuccimarra Coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari ” Come avevamo affermato fin dall’approvazione della nuova norma è inaccettabile liberalizzare, di fatto, le tasse universitarie per consentire agli atenei i buchi di bilancio causati dai continui tagli statali all’istruzione! Il Governo deve assumersi le sue responsabilità e tutelare gli studenti: chiediamo alla Ministro Carrozza di attivarsi immediatamente per la restituzione dei soldi chiesti indebitamente a noi studenti, non solo i 40 mln che risultavano fuorilegge ma i 240 mln complessivi risultanti con la nuova normativa!”

Conclude Scuccimarra “E’ indispensabile intervenire in modo immediato sulla legislazione sulla contribuzione studentesca ripristinando un meccanismo reale di tutela del diritto allo studio pensando ad un sistema che garantisca uniformità su tutto il territorio nazionale e proporzionalità alle condizioni economiche! L’Unione degli Universitari è pronta a portare le proprie proposte di riforma, solo ed esclusivamente se si partirà insieme dall’assunto che non è più sostenibile far pesare la spending review sulle spalle di noi studenti!”

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