Da quasi vent’anni Forlì sogna il Campus universitario.
Da quasi vent’anni agli studenti universitari di Forlì viene promesso che il campus (e la mensa!) aprirà “l’anno prossimo”.
Da quasi vent’anni il progetto va avanti, tra mille intoppi e battute d’arresto, circondato dal mistero, e mai una volta che agli studenti sia stato chiesto come lo volessero, questo benedetto Campus, quali fossero le loro necessità, le loro urgenze (posto che anche un non-più-studente dovrebbe capire che una mensa attiva e funzionante è sicuramente più urgente dell’avveniristico trefolo e delle future prese d’aria condizionata sotto le future poltrone della futura struttura).
E anche ieri, nella passerella elettorale che ha permesso al sindaco uscente Roberto Balzani di fare un po’ di campagna al suo partito, anche “scherzandoci un po’ su” dicendo che fa un bel regalo al futuro sindaco, nessuna traccia di studenti universitari.
Quegli stessi studenti universitari che si suppone dovrebbero servirsi -finalmente!- di quel campus, che lo dovranno vivere (e che ci si dovranno anche stringere un po’ dentro, dato che i posti non sono esattamente gli stessi disponibili adesso…).
Quegli stessi studenti universitari che da anni vengono presi in giro con i buoni pasto da usare nella ristorazione convenzionata cittadina, un’escamotage per coprire la mancanza della mensa che però, tradotta in pasti effettivi -volendo usufruirne tutti i giorni-, non coprirebbe nemmeno metà di un semestre.
Ieri, infatti, si è svolta una conferenza di presentazione del campus (?) alla cittadinanza, ma a parlare sono state solo le istituzioni, tra cui il Magnifico Rettore. Nessuno spazio per noi studenti, teoricamente veri fruitori del campus, per le nostre domande, le nostre curiosità, le nostre critiche, per sapere davvero che cos’è il campus per noi. Per l’ennesima volta noi studenti siamo stati tenuti fuori da un processo che invece dovrebbe vederci co-protagonisti, dopo anni di richieste di chiarimenti e informazioni sullo stato dei lavori alle quali per tutta risposta abbiamo sempre ottenuto, con moltissima difficoltà, mezze frasi, mezze promesse e risposte incomplete, se non del tutto fuori tema (“sono dieci anni che vi chiediamo la mensa” “ma avrete uno splendido parco!”).
A decenni di distanza dall’inaugurazione del polo universitario forlivese, Forlì non è ancora pronta ad essere una città universitaria.
Gli studenti sono ancora visti come un’ottima scusa per far cassa (affitti, affitti in nero, servizi a pagamento, ristorazione “convenzionata”…) e quello che dovrebbe essere il minimo livello di diritto allo studio (spazi, aule, aule studio, mense…) come uno strumento di campagna elettorale.
SIAMO BEN CONTENTI CHE APRA FINALMENTE IL CAMPUS FORLIVESE, su cui tante risorse sono state investite, ma quando questa città si aprirà per davvero agli studenti?
L’Unione degli Universitari di Forlì lo rivendica da anni: vogliamo una vera città universitaria, vogliamo spazi, vogliamo integrazione, vogliamo essere ascoltati e non presi in giro o strumentalizzati nei giochi di potere tra un partito e l’altro!
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