E’ stato pubblicato ieri il decreto che definisce il numero definitivo di posti disponibili per i corsi a numero programmato nazionale. I posti, inizialmente ridotti di oltre il 20%, sono stati quasi interamente reintegrati, ma si tratta solamente di un palliativo.

Aver scongiurato l’ennesima beffa ai danni degli studenti è un primo risultato delle nostre mobilitazioni, ma non basta:  le continue irregolarità e i risultati dei nostri ricorsi, sono la dimostrazione che il problema è complessivo e che il sistema non funziona ed è profondamente iniquo.

E’ una questione anzitutto culturale: tutte le ragioni solitamente portate a sostegno della necessità del numero chiuso, non rispondono a reali esigenze del sistema, e sono facilmente “smontabili”.

Per questo l’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti hanno deciso di lanciare la campagna nazionale “Smontiamo il numero chiuso” con il portale www.numerochiuso.org, che raccoglie tutte le informazioni necessarie ad uno studente che deve sostenere il test, ma al tempo stesso ripercorre e “smonta”, uno ad uno, tutti i falsi miti sulla necessità e i benefici del numero chiuso.

Dichiara Gianluca  Scuccimarra, coordinatore dell’Unione degli Universitari: “Per superare il numero chiuso c’è bisogno di affiancare alla rivendicazione una forte presa di coscienza, per scardinare i falsi presupposti su cui il sistema si fonda, dall’ incapacità delle strutture, alla garanzia degli sbocchi occupazionali: per questo porteremo la discussione sul numero chiuso nei luoghi del sapere, con 100 assemblee in tutta Italia. Il punto non è il singolo test, o le sue modalità di svolgimento, vogliamo portare il piano della riflessione sulla necessità di una revisione complessiva del sistema d’accesso universitario.

Continua Daniele Lanni, Portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi: Il test d’ingresso è una vera propria lotteria cui partecipano ogni anno migliaia di studenti, nella speranza di estrarre il numero fortunato. Gli studenti devono essere consapevoli che hanno il diritto di scegliere liberamente il percorso di studio, e che non è giusto dover affidare il proprio futuro ad un test di un ora e mezza. Anticipare i test ad Aprile aggrava ulteriormente la situazione: discrimina chi è all’ultimo anno di scuola, svalutandone il percorso formativo”.

Conclude Scuccimarra: “Ormai il 57% dei corsi di laurea è a numero chiuso,  lo sbarramento all’accesso, e l’esclusione di migliaia di studenti dai percorsi di studio, caratterizza tutto il sistema universitario. Per questo abbiamo realizzato un portale, www.numerochiuso.org,  che vuole essere un punto di riferimento per tutti gli studenti, non solo per quelli che si trovano a sostenere il test.  Affianco al materiale informativo, come la guida al corretto svolgimento dei test e le informazioni per i ricorsi, daremo spazio a tutti coloro che si riconoscono nella battaglia contro il numero chiuso e che vogliono contribuire alla costruzione di una forte mobilitazione sociale, a partire dalla fotopetizione e dalle 100 assemblee, per raggiungere l’obbiettivo di un’università finalmente aperta ed accessibile”.

 

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