Sono 15 mila gli studenti in meno rispetto allo scorso anno iscritti al test: da 84 mila, infatti, si è passati a 69 mila. Lo spostamento del test ad aprile dimostra di essere l’ulteriore strumento dannoso posto dal Ministero ad un sistema al collasso: è ora di superare e smontare il numero chiuso partendo dai test di Aprile.
Se il Ministero ha sostenuto e pensato che i test ad Aprile fossero una soluzione, il crollo degli iscritti al test dimostra il contrario, o forse, lo scopo era proprio la diminuzione di domanda ponendo in difficoltà i ragazzi che al quinto anno si trovano a dover preparare anche i test tralasciando e svuotando la conclusione del percorso delle scuole superiori: un ulteriore palliativo dannoso, insomma.
Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari dichiara “Sono finalmente sotto gli occhi di tutti i primi effetti concreti della scelta del ex ministro Carrozza di anticipare i test ad Aprile. Una diminuzione in un solo anno di oltre il 20% é l’effetto diretto di aver imposto agli studenti di fatto una scelta tra il percorso universitario nei corsi a numero chiuso e la conclusione dell’ultimo e fondamentale anno di scuola. A questo si è sommata l’enorme incertezza provocata dalla diminuzione del 20% dei posti che é in parte rientrata solo ad un giorno dalla chiusura delle iscrizioni: tanti studenti hanno di fatto deciso di non entrare in una lotteria del tutto casuale con un numero di biglietti vincenti ancora più ridotto del solito.”
Continua Daniele Lanni Portavoce della Rete degli studenti medi “Anziché ridiscutere e superare il sistema si è riusciti anche quest’anno a peggiorarlo ulteriormente anticipando i test ad Aprile e quindi, compromettendo il percorso formativo di migliaia di studenti medi. Svuotare di significato il percorso scolastico non può essere la soluzione.
Se lo scopo del Ministero, con lo spostamento del test ad Aprile, era ridurre la domanda per i corsi a numero chiuso ci è riuscito danneggiando, ancora una volta, migliaia di studenti che, trovandosi all’ultimo anno di scuole superiori, sono costretti a scegliere se preparare il test o concentrarsi sulla conclusione del proprio percorso. Questo non può essere di certo il modo per risolvere il problema dell’accesso all’università. Per questo crediamo sia necessario smontare il numero chiuso tassello per tassello partendo da tutte le motivazioni fallaci portate a sua giustificazione, le stesse motivazioni che hanno contribuito a far spostare il test ad Aprile.”
Conclude Scuccimarra ” E’ assurdo che il ministero nella sua nota ufficiale stia provando a nascondere il dato reale: incomprensibilmente gli unici numeri citati sullo scorso anno sono quelli relativi agli studenti che hanno provato realmente i test di medicina (69.073) e non quelli realmente iscritti (84.165), gli unici, questi ultimi, realmente comparabili con il dato degli iscritti 2014. Come mai questa svista grossolana? Il Ministero ha forse paura di evidenziare i reali effetti dell’anticipazione del test ad Aprile? Di fronte a questa situazione c’è una sola strada, la stessa che come udu e rete degli studenti sosteniamo dall’uscita del decreto: sospendere i test di aprile e aprire immediatamente un tavolo per modificare il sistema di accesso all’università. Vista l’attuale immobilità del ministero su questo tema in questa settimana depositeremo un ricorso contro il decreto stesso chiedendone l’immediata sospensione anche al tribunale amministrativo.”
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