Oggi per la Giornata internazionale contro l’omo-transfobia UDU e Rete Studenti Medi sbandiereranno i loro arcobaleni davanti a scuole ed università di tutta Italia e parteciperanno alle centinaia di iniziative organizzate in collaborazione con le associazioni LGBTQ e l’ARCI GAY. per promuovere, a partire dall’istruzione, la cultura e il rispetto delle diversità chiedendo tutele e diritti per tutte e tutti.
Alberto Irone Portavoce della Rete degli Studenti Medi dichiara “Solo attraverso un cambiamento culturale sarà possibile combattere veramente l’omofobia. E’ necessario partire dalla cultura e da un mondo di diritti che faccia del rispetto della persona il fondamento posto alla base di qualsiasi relazione umana. E’ preoccupante che nel nostro Paese crescenti siano i fenomeni di omofobia, anche e sopratutto nelle scuole, quando dovrebbero essere proprio le scuole a farsi portatrici di una cultura diversa ed inclusiva. Per un cambiamento reale il primo passo è investire sul sistema formativo e metterlo nelle condizioni di poter affrontare determinate tematiche con le nuove generazioni. A questo proposito riteniamo che il blocco dei libretti dell’unar da parte del ministero dell’istruzione sia stato un gesto miope, legato a logiche vecchie che vedono in queste tematiche ancora un tabù. Chiediamo quindi un impegno concreto in merito a ciò affinché sia gli insegnanti che gli studenti possano sentirsi liberi di affrontare queste tematiche all’interno dei loro istituti e che non accadano più casi come quello di Modena, in occasione dell’invito di Vladimir luxuria ad un’assemblea del liceo muratori.”
Conclude Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari “Oggi in tutte le Scuole ed Università italiane esporremo i nostri arcobaleni, in adesione all’iniziativa promossa da Arci Gay #sbandieral’arcobalenocontroomofobiaetransfobia, per dire che solo attraverso un cambiamento culturale sarà possibile porre le basi per una società diversa che sia realmente inclusiva e non discriminatoria come quella attuale.
La società che vorremmo di raggiungere e costruire è una società in cui non ci sono più giovani che decidono di togliersi la vita perché chi sta attorno a loro demonizza le loro scelte e li costringe ad una vita piena di discriminazioni e solitudine.
Sogniamo una società in cui si possa decidere la propria identità in modo libero e senza la paura di non essere accettato.
Sognamo una società aperta alle diversità e che ne trae la ricchezza in ogni occasione.
Per questo diciamo stop all’omofobia!”ato
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