Si è svolto ieri un nuovo incontro della IX Commissione della Conferenza Stato-Regioni, tra gli assessori regionali con delega al Diritto allo Studio, per proseguire la discussione sull’ ipotesi di Decreto sul Diritto allo Studio attuativo del Dlgs 68/2012.
E’ stato analizzato uno degli elementi più critici della discussione, quello sull’ ipotesi di inasprimento dei criteri per conseguire la borsa di studio, che produrrebbe una riduzione dei borsisti superiore al 30%.
Contro questa ipotesi ci siamo fortemente mobilitati lo scorso anno, e siamo tornati nelle scorse settimane a contrastare questa gravissima proposta, che priverebbe migliaia di studenti del diritto alla borsa di studio, in un contesto, già gravissimo, in cui si garantisce una borsa solo al 6% degli iscritti e permane comunque la figura scandalosa degli idonei non assegnatari, un 20 % di aventi diritto alla borsa, che non la ricevono per mancanza di fondi.
Apprendiamo dai report di alcuni assessori presenti al tavolo, che la proposta di innalzamento dei requisiti, ha visto il parere contrario della maggioparte delle Regioni, con le sole Veneto e Lombardia a sostenerla, insieme ad un delegato supplente dell’Emilia Romagna.
La votazione interna alla IX Commissione accantona, ad ora, lo spettro della riduzione degli idonei; non possiamo che essere soddisfatti di questo passo indietro su una misura così grave per il Diritto allo Studio, ma continueremo a monitorare l’iter di discussione, e a batterci affinché si lavori ad una definizione ampia ed inclusiva dei Livelli Essenziali delle Prestazioni, e ad un sistema che garantisca la borsa di studio a tutti gli studenti che ne hanno diritto in un contesto di uniformità di trattamento e certezza delle risorse disponibili.
Mancano tuttoggi, peraltro, i Decreti annuali di aggiornamento degli importi delle Borse di studio e degli indicatori patrimoniali per l’accesso ai benefici, che dovrebbero già essere stati predisposti e di cui chiediamo immediata emanazione.
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