L’inizio delle lezioni è alle porte e il caro affitti pesa sempre di più sulle spalle degli studenti fuorisede come anche la nuova tasi (tassa sui servizi indivisibili).

In molte città universitarie, infatti, i comuni hanno imposto la tasi sugli inquilini per il suo importo massimo ovvero il 30% della tassa complessiva (il restante 70% è a carico degli affittuari).

Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale Udu, dichiara “Ogni anno, sempre di più, il caro affitti pesa sulle spalle degli studenti fuorisede e delle loro famiglie (basti pensare che una singola a Milano ha un costo medio di 480 euro, mentre a Roma di 410), il mercato del ‘nero’ dilaga, le tutele diminuiscono e come se non bastasse molti comuni hanno deliberato l’attribuzione della tasi agli inquilini per l’importo massimo ovvero il 30% della tassa complessiva.

Molte sono, le città universitarie che hanno deciso di far pesare la tasi sulle spalle degli studenti fuorisede che già ora faticano a pagare l’affitto: in base ad uno studio fatto da Confedilizia, Verona, L’Aquila, Pisa, Napoli, Catania, solo alcune delle città che impongono il 30% della tasi a carico degli inquilini per un importo indicativo che varia da 117 euro ad 80 euro.

Nelle città che prevedono il minimo imponibile dalla tasi agli inquilini (il 10%) troviamo Trento e Treviso per un importo massimo di 8 euro.

Forse non sembreranno costi esorbitanti ma, quando solo l’affitto di una stanza annualmente pesa sulle famiglie almeno 3000 euro (nelle città in cui gli affitti sono più bassi) escludendo tutte le altre spese che uno studente deve affrontare, anche una tassa come la tasi fa la differenza.”

Conclude Scuccimarra “I comuni sedi degli Atenei potrebbero addirittura evitare questo costo ulteriore agli studenti fuori sede: perchè non farlo?  Eppure le migliaia di studenti e studentesse in affitto, spesso in case che cadono a pezzi,,sono una delle principali ‘fonti’ del mercato immobiliare. E’ necessario imporre più tutele partendo dalla lotta contro gli affitti in nero, costruendo nuove tipologie di contratti territoriali concordati per studenti e combattendo il caro affitti.

Per questo in questi giorni di ricerca casa distribuiremo le nostre guide ‘cerca casa’ in tutti gli atenei italiani: per aiutare gli studenti a conoscere e difendere i loro diritti nel momento in cui si trovano a dover stipulare un contratto, per dare loro strumenti efficaci nella lotta al nero, per abbattere i costi esorbitanti del vivere fuori casa“.

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