Continua il caos fra i ricorrenti del maxi ricorso 2014 a causa della nota ministeriale pubblicata sul sito del MIUR lo scorso 23 Settembre.
La nota fa si che i ricorrenti che hanno ottenuto la sospensiva non si potranno immatricolare nella sede in cui hanno svolto il test d’ingresso, ma si dovranno immatricolare esclusivamente nella sede universitaria tra quelle indicate al momento dell’iscrizione al test per cui lo scarto tra il punteggio del primo in graduatoria e il punteggio ottenuto dal ricorrente è minore: un criterio per nulla equo considerato che in base alle indicazioni da noi raccolte all’Assemblea tenutasi ieri a Bari con più di mille ricorrenti, fa si che le immatricolazioni si concentrino in alcune sedi specifiche quali ad esempio il Polo Pontino (sede distaccata della Sapenza a Latina).
Una vera e propria circolare ‘blocca ricorsi UDU’ che impedisce a studentesse e studenti che hanno pieno diritto di immatricolarsi nell’ateneo da loro scelto e indicato dalla sospensiva del TAR di farlo, trovandosi invece obbligati a trasferirsi nella sede indicata negli elenchi interni che circolano tra le segreterie di medicina, stilati dal CINECA, senza, inoltre, poterne prendere visione.

Gianluca Scuccimarra, Coordinatore Nazionale dell’ Unione degli Universitari dichiara: “Le segnalazioni che stiamo raccogliendo in questi giorni dalle sedi in cui abbiamo già ottenuto la sospensiva sono gravissime; studentesse e studenti che hanno concluso le pratiche d’immatricolazione settimane fa, rischiano di dovere cambiare sede solo perché il corso di laurea non ha ancora approvato il trasferimento dal precedente corso, con il rischio, inoltre, di aver già pagato le tasse e doversele far rimborsare.
Ma il paradosso più grande è quello per cui un atto amministrativo, quale la circolare ministeriale, venga fatto prevalere su di un provvedimento giudiziario che indica già il luogo di immatricolazione ovvero il luogo dove è stato svolto il test.”

Conclude Scuccimarra: “Il Ministero deve prendersi le proprie responsabilità: una nota che danneggia ulteriormente studentesse e studenti già danneggiati dal contorto e iniquo sistema dei test, è vergognoso. Se la nota ministeriale non verrà ritirata ci mobiliteremo in difesa delle migliaia di studentesse e studenti che hanno diritto di iscriversi a medicina avendo fatto ricorso. Il Ministero è veramente convinto di poter bloccare il futuro a più di 4000 ricorrenti che combattono con noi per realizzare il proprio sogno con una banale nota?”

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