Il governo risolva i danni causati rifinanziati aumentando il numero di borseEnnesimo errore del Cineca ai danni delle migliaia di studentesse e studenti che si sono presentati al concorso: durante lo svolgimento delle prove per le specializzazioni mediche, per la prima volta organizzate per concorso a livello nazionale, nei giorni scorsi sono state scambiate le prove del 29 e del 31 ottobre di area medica e servizi clinici.
Il MIUR ha stabilito che la parte di prova scambiata verrà fatta rifare il 7 novembre, falsando di fatto l’intero svolgimento della prova.
Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari dichiara “È L’ennesimo incredibile errore causato dal Cineca e dalla poca attenzione del MIUR durante lo svolgimento di un concorso in cui é in gioco il futuro di 12mila studenti: andrà a falsare l’intera veridicità della prova. É assurdo che al giorno d’oggi si verifichino problemi di questo tipo in un concorso pubblico direttamente gestito da un ministero, errori che ancora una volta ricadranno solo e unicamente sulle spalle degli studenti. ”
Continua Scuccimarra ”Il MIUR dovrà prendersi le proprie responsabilità. Da un lato Il sistema di selezione dei test, come per l’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, si dimostra ancora una volta tutt’altro che infallibile e non si può più prescindere da un suo completo ripensamento. Dall’altro non si può più pensare di continuare ad appaltare la realizzazione di concorsi pubblici ad un azienda che, con la sua mala gestione, danneggia migliaia di studentesse e studenti.”
“Ora però gli studenti vogliono e devono avere subito delle risposte concrete su come tutto ciò sia stato possibile e su come verranno sanate le disuguaglianze che deriveranno da questa ripetizione senza precedenti.” Conclude Scuccimarra.
“Una sola la certezza: il numero estremamente limitato di borse di specializzazione messe a concorso, l’incertezza cui sono costretti da questo sistema migliaia di laureati di medicina a causa dell’ennesima barriera sul loro percorso di formazione renderà ancora più ostico superare questo errore.
Una sola la soluzione: ripensare concretamente tutto il settore della formazione medica, dal sistema di accesso al corso di laurea fino al finanziamento vero delle specializzazioni e al conseguente aumento del numero di borse fino alla totale copertura richieste. Da questo si capirà se il governo vuole veramente investire su due settori fondamentali come sanità e istruzione o se, ancora una volta, le belle parole rimarranno solo slogan”
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