Blitz mattutino a Roma davanti a palazzo Chigi dell’Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi, in occasione delle centinaia di iniziative studentesche nella giornata dello sciopero generale indetto da CGIL e UIL, per dire che non possiamo più permetterci un Paese che non investe in istruzione e lavoro.Vogliamo costruire un futuro diverso fatto di diritti per tutti e non solo per pochi: questo pilastro fondante deve essere la legalità affinché fatti come quelli delle ultime settimane accaduti nella capitale e nei giorni immediatamente successivi a Perugia, a fronte di una denuncia preventiva portata avanti da anni dalle organizzazioni attive sul tema della giustizia sociale e lotta alla mafia, non siano più tollerabili e la cosa pubblica torni ad avere un ruolo di tutela e inclusione della cittadinanza tutta.
Alberto Irone Portavoce della Rete degli Studenti Medi dichiara “Oggi saremo in tutte le piazze italiane durante lo sciopero generale accanto alle lavoratrici e ai lavoratori per dire basta agli slogan e costruire un futuro diverso in direzione dei diritti, istruzione e lavoro per tutti e non solo per pochi. Non possiamo più permetterci un Paese che non investe nelle giovani generazioni, nell’istruzione e nel lavoro: gli ultimi provvedimenti non sono di certo indice di un vero cambiamento, basti pensare alla tanto sbandierata Buona Scuola che non rende veramente partecipi noi studenti nella costruzione di una scuola inclusiva e per tutti, o al Jobs Act che precarizza ulteriormente le condizioni lavorative di noi giovani e non solo. Ma per costruire un futuro diverso è necessario prima di tutto pensare ad una società in cui la legalità e le regole siano fondamento imprescindibile anche del nostro diritto a studiare: così tutti i beni sequestrati dalla lotta a evasione, corruzione e criminalità organizzata dovrebbero essere utilizzati per ripartire dalle nostre scuole e università per renderle veramente dei luoghi inclusivi aperti a tutti e non solo per chi può permetterselo.”
Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari conclude “Oggi saremo in tutte le piazze italiane con le nostre proposte a partire da scuola e università. Per uscire dalla crisi non possiamo più permetterci slogan, ma crediamo invece sia necessario ripartire dai finanziamenti all’istruzione, dalla creazione di un sistema di diritto allo studio e welfare che veramente siano in grado di permettere l’accesso ai gradi più alti dell’istruzione anche a chi non può permetterselo, dalla ricerca, dal mondo del lavoro: nella legge di stabilità non c’è alcuna traccia di tutto questo. Per costruire un futuro diverso crediamo si debba ripartire dalle giovani generazioni, così come abbiamo ribadito nel nostro blitz mattutino, la legalità e la lotta alla corruzione deve essere uno dei pilastri principali da cui ripartire per costruire una società diversa in grado di includere e non escludere, in cui i diritti sono a tutela di tutti e non solo di alcuni. Oggi siamo in piazza ancora una volta accanto alle lavoratrici e ai lavoratori per costruire un futuro diverso in direzione diritti, istruzione, lavoro se non per tutti per chi?”
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