Anche quest’anno si svolgerà in tutta Italia l’Onda Pride: gay, lesbiche, bisessuali trans, intersessualil, queer ed etero sfileranno per vie di 15 città per rivendicare a gran voce diritti e tutele a chi ne è privo e per questo subisce quotidianamente discriminazioni.
L’istruzione è l’unico mezzo per poter costruire una società fatta di diritti per tutte e tutti: per questo le studentesse e gli studenti di tutta Italia saranno nelle Piazze dell’Onda Pride, per dire che l’amore è lo stesso per tutti, contro qualsiasi tipo di discriminazione.
Alberto Irone, Portavoce Nazionale della Rete degli Studenti Medi dichiara: “Ancora in Italia assistiamo ad una terribile discriminazione nei confronti di gay, lesbiche, trans, bisessuali. L’assenza di diritti per queste persone è una grave mancanza per l’Italia. il nostro paese rimane sempre più indietro nel riconoscimento dei diritti civili per tutte e per tutti.
Per questo motivo tantissime ragazze e ragazzi, uomini e donne vengono quotidianamente discriminati, presi di mira con atti di bullismo e violenze di ogni tipo. A questo proposito, apprendiamo che le promesse fatte dal Miur su una politica di contrasto al bullismo omofobico a scuola, sono state rese vane. Gli impegni e le linee guida del Miur, che dovevano apportare alcuni miglioramenti sono stati ritirati e ci pare quindi che a questo Governo poco importa dei tanti studenti vittima di bullismo omofobico”
Gianluca Scuccimarra, Coordinatore Nazionale dell’Unione degli Universitari conclude:”Solo pochi giorni fa abbiamo assistito allo strabiliante successo del referendum in Irlanda, che ha decretato come il diritto al matrimonio per tutti a prescindere dall’orientamento sessuale debba essere un diritto di rango costituzionale.
L’Italia deve cogliere questa grande sfida: abbiamo la possibilità, con il ddl Cirinnà, di permettere a tante coppie omosessuali di vedersi riconosciuta la loro unione e quindi tutti quei diritti che ne derivano.
Crediamo, però, che un giorno il matrimonio sia un istituto di tutti e per tutti a prescindere dall’orientamento sessuale di ognuno. Solo in questo modo potranno essere garantiti i diritti dei figli delle tante famiglie omogenitoriali che già esistono in Italia ma che non vengono riconosciute.
Per questi motivi come Rete degli Studenti Medi Unione degli Universitari parteciperemo all’Onda Pride 2015 in tutte le 125 piazze d’Italia .”
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