Domani, sabato 20 Giugno, il mondo cattolico e omofobo scenderà in piazza a Roma in nome della difesa della famiglia. Le loro rivendicazioni sono: opporsi al ddl Cirinnà sulle unioni civili per le coppie omosessuali e il contrasto alla diffusione di una fantomatica ideologia gender nelle scuole.

Dichiara Alberto Irone, portavoce nazionale Rete degli Studenti Medi:” E’ inaccettabile che ancora oggi dobbiamo assistere a movimenti che con una retorica spicciola inneggiano all’odio e alle discriminazioni. L’ideologia gender è un invenzione di chi pare essere spaventato dall’allargamento dei diritti a tutte e tutti. Crediamo che la scuola non sia invasa da chissà quale propaganda gender, ma che debba essere il luogo in cui ragazze e ragazzi abbiano la possibilità di conoscere per autodeterminarsi, informarsi per poter vivere in una società aperta e inclusiva. Per questi motivi ribadiamo che il Governo e il Miur si debbano impegnare in questo senso e reintrodurre la strategia nazionale per il contrasto all’omofobia nella scuola. ”

Prosegue Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale Unione degli Universitari:” Crediamo che tutto il mondo della politica, delle associazioni e delle istituzioni debba prendere le distanze da questo evento. La famiglia non è solo quella composta da uomo e donna ma è quella formata da due persone che si amano e non servono altri connotati per definirla. Il ddl Cirinnà potrà essere un primo passo per il nostro Paese per garantire, a chi oggi se ne vede privo, i diritti che gli spettano in quanto cittadino.
Siamo ormai, infatti, il fanalino di coda in Europa: il referendum in Irlanda e le dichiarazioni delle istituzioni europee sulla famiglia ci costringono a stare al passo con i tempi.”

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