A seguito delle mobilitazioni di tutto il mondo universitario, a partire della fotopetizione dell’Unione degl Universitari “Il mio studio vale!”, il Governo ha annunciato che farà marcia indietro sull’emendamento Meloni al ddl PA volto a diversificare il valore della laurea sulla base dell’ateneo di provenienza. Oggi siamo davanti al Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione per ricordare al governo la sua promessa nel giorno della discussione dell’emendamento nella VII commissione della Camera, momento ideale per chiedere lo stralcio definitivo della proposta di modifica del deputato sardo.
Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari dichiara “Le mobilitazioni degli scorsi giorni contro l’emendamento Meloni sulla Riforma della PA hanno rappresentato un importante segnale di unità del mondo universitario, fermo nel condannare una proposta scellerata volta a cancellare con un colpo di spugna il valore legale del titolo di studio nel nostro Paese. Il ritiro dell’emendamento a firma Meloni deve essere immediato e senza mediazioni, a partire dal parere che oggi dará la VII Commisione della camera. Oggi siamo in flash Mob davanti al ministero della pubblica amministrazione per ribadire che non si gioca con il futuro degli studenti, che non permetteremo a questo governo di sfruttare le disuguaglianze economiche e sociali per creare atenei di serie A e di serie B”
Conclude Scuccimarra “La priorità di gran parte delle politiche universitarie sembra essere diventata ormai fare classifiche, selezionare e dividere, nascondendosi dietro un’ ideologia distorta di merito e valutazione, mentre nessuno sembra preoccuparsi del fatto che l’Italia ha uno dei peggiori sistemi di diritto allo studio d’Europa e fortissime disparità territoriali nelle opportunità di mobilità e di accesso all’istruzione. Diversificare il valore dei titoli non avrebbe in nessun modo riconosciuto il “merito” di alcuni studenti, ma solo discriminato chi studia in alcuni atenei piuttosto che in altri considerati eccellenti, finendo per aumentare la disuguaglianza di opportunità per gli studenti. Anche se oggi la nostra battaglia giungerà al risultato sperato sappiamo che non potremo assolutamente abbassare la guardia perché, nonostante le dichiarazioni del ministro Madia, l’emendamento Meloni sposa appieno le dichiarazioni rilasciate sull’universitá dal Presidente del Consiglio Renzi. Se é vero che da ottobre il governo ha intenzione di lavorare ad ampio raggio sull’università i presupposti dovranno completamente cambiare o saremo ancora pronti a mobilitarci fin da subito. Perché il nostro studio vale e noi vogliamo difenderlo!”
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