In merito alla vicenda del “pacco” contenente i plichi per i test di medicina abbandonato nel corridoio dell’Università la Sapienza apprendiamo da un comunicato stampa che l’Ateneo in questione avrebbe riportato che “non è affermabile” che nello scatolone ci fossero plichi del test di medicina.
Gianluca Scuccimarra, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari: “L’Unione degli Universitari ritiene tale risposta non chiara e ha già raccolto e sta raccogliendo altre testimonianze in grado di confermare la presenza del materiale del test in dette scatole. Ci auguriamo che l’ateneo spieghi specificatamente cosa ci fosse all’interno della scatola “abbandonata” in corridoio e per quale motivo sulle scatole vi fossero apposti i loghi della Sapienza. Gli studenti interpellati hanno infatti riportato chiaramente come dentro le scatole vi fosse un ulteriore contenitore di diverso colore.”
Conclude Scuccimarra “Abbiamo dato mandato all’avv. Michele Bonetti di svolgere attività difensive sul punto, anche se auspichiamo che il chiarimento preciso e specifico intervenga prima in un confronto tra l’ateneo della Sapienza e gli studenti. Non è mai stato affermato che il pacco sia stato manomesso come a Bari, poiché i ragazzi che hanno seguito la scatola affermano l’esatto contrario. Nessuno però può escludere che identici episodi, magari anche con manomissioni, possano essersi verificati altrove. In particolare sarebbe grave, se confermato, che i pacchi già sigillati inviati dal CINECA fossero stati manipolati con ulteriore inscatolamento non previsto da alcun regolamento e posto in essere dalla Sapienza e non da molti altri Atenei. La potenzialità della manomissione dei test, ancora una volta, mette in luce come questo sistema sia ricco di falle e urga una revisione della legge nazionale sul numero chiuso come da sempre rivendicato dalla nostra organizzazione. Noi siamo pronti al dialogo ma non accetteremo più che semplici dichiarazioni mediatiche rimangano, nei fatti, lettera morta.”
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