Come se non bastassero le conseguenze disastrose dei nuovi criteri di calcolo dell’ISEE, ora si sono aggiunti anche problemi legati alla procedura di calcolo dell’indicatore. Da lunedì 12 a lunedì 19 ottobre, infatti, a causa di problemi nel trasferimento dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’INPS ha elaborato delle dichiarazioni sostitutive uniche errate. L’errore riguarda l’indicazione dei redditi complessivi del nucleo familiare, andando ad incidere sul conteggio finale dell’ISEE.
Questa situazione risulta particolarmente problematica soprattutto per quegli universitari, coinvolti nel disguido, che si trovano di fronte alla scadenza immediata dei bandi per il diritto allo studio o per altre prestazioni legate alla propria condizione economica.
Alla luce di questo, chiediamo che l’INPS proceda nell’immediato nel dare indicazioni sulle modalità di correzione delle attestazioni errate.
Come Unione degli Universitari stiamo inoltre già avviando la discussione con atenei ed entri per il diritto allo studio e sollecitando affinché prendano provvedimenti, quali le proroghe delle scadenze o la possibilità di ripresentare l’ISEE per tutti coloro che abbiano già consegnato quello errato, per evitare che gli studenti coinvolti in questa situazione subiscano penalizzazioni o persino l’esclusione da bandi per prestazioni e benefici.
Nell’attesa che l’INPS dia indicazioni sulla risoluzione del problema e che atenei ed enti prendano provvedimenti, informiamo che per poter “sanare” tutte quelle DSU che per motivi di scadenza devono essere presentate a breve, si può procedere con la presentazione di una contestazione (che comporta la risoluzione della situazione nell’ordine temporale di alcuni giorni). Per quanto riguarda situazioni di particolare urgenza, come forma di tutela, invitiamo gli studenti a presentare comunque le dichiarazioni, sebbene errate, presso università ed enti.
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