Il 29 novembre sarà un’importante giornata di mobilitazione internazionale. In contemporanea, migliaia di cittadini e cittadine si uniranno in una marcia globale per il clima nelle principali città di tutto il mondo, al fine di far sentire la propria voce contro gli effetti dei cambiamenti climatici e per un radicale cambiamento del modello economico, energetico e di sviluppo.
Il 30 novembre si aprirà infatti a Parigi la COP 21, la conferenza delle Nazioni Unite sul Clima, un appuntamento fondamentale per il futuro del Pianeta. La conferenza di Parigi pone al centro l’esigenza di un’agenda politica comune fondata sulle parole d’ordine che uniscono la mappa puntiforme costituita dalle lotte ambientali. Il protagonismo di movimenti, comitati, associazioni e realtà sociali denuncia quotidianamente gli effetti dell’attuale modello economico sui territori e oppone ad esso la necessità di rifondare il sistema produttivo sulla giustizia ambientale e sociale, scardinando i meccanismi di sfruttamento e depauperamento dell’ambiente degli animali e delle risorse comuni. Basti pensare alle politiche messe in campo dal decreto Sblocca Italia con la nuova spinta alle fonti fossili e alle trivellazioni e ai meccanismi antidemocratici del commissariamento, con le facilitazioni alle lobby del cemento e dell’incenerimento dei rifiuti.
La manifestazione italiana si terrà a Roma durante l’intero arco della giornata, con una marcia e un concerto finale, e per questo riteniamo necessario convocare un’assemblea il 6 novembre per confrontarci con attivisti, comitati territoriali e associazioni. Crediamo sia necessario fare in modo che la giornata del 29 Novembre sia quanto più partecipata possibile e in grado di incidere sul dibattito pubblico e sulla coscienza complessiva del paese rispetto alle sempre più urgenti questioni legate all’ambiente e ai cambiamenti climatici e, per questo, alla tutela della salute e dei diritti.
Cambiare il sistema energetico accelerando la transizione in corso, superando grandi e inquinanti centrali a combustibili fossili per realizzare la transizione verso un modello di produzione diffusa e fondato sulla democrazia energetica, sull’educazione ambientale e sulle risorse rinnovabili locali; rivoluzionare il sistema dei trasporti per una mobilità nuova e sostenibile; valorizzare le buone pratiche agricole; creare nuovi posti di lavoro stabili e sostenibili; ripensare il ciclo vitale delle merci e promuovere buone pratiche di gestione e riutilizzo dei rifiuti urbani e soprattutto industriali: sono le sfide e gli slogan che vogliamo portare in piazza in Italia e nel mondo. Importante ci sembra, in questo momento, il legame tra questi temi e le migrazioni. Non si possono creare barriere per arrestare i flussi migratori, ignorando la connessione tra l’attuale modello produttivo, i cambiamenti climatici e le migrazioni ad essi dovute, sia attraverso le guerre ingenerate dalla corsa all’accaparramento delle risorse che a causa di contaminazioni e opere impattanti sulle risorse ambientali da cui dipendono intere comunità. Ad affermarlo è la stessa comunità internazionale in vari rapporti, a partire dall’ultimo report IPCC. Profughi ambientali, cambiamenti climatici e migrazioni forzate ci parlano di ambiente ma al tempo stesso di tutela dei diritti umani.
La Coalizione Clima unisce realtà e soggetti sociali che hanno risposto all’appello globale e stanno facilitando l’organizzazione in Italia della mobilitazione in occasione della Marcia Globale per il Clima, prevista a Roma il prossimo 29 novembre. Consapevoli del ruolo fondamentale svolto dalle vertenze territoriali nell’arginare e contrastare gli effetti distorti delle attuali “politiche di sviluppo”, rivolgiamo un appello ampio per la partecipazione a quella giornata a tutti gli attori sociali impegnati in battaglie per la difesa del territorio e dei diritti.
Legare le singole vertenze alla battaglia globale contro i cambiamenti climatici significa moltiplicare la forza delle nostre ragioni. Per questo invitiamo le realtà sociali, i comitati, le associazioni, gli attivisti ad una giornata di discussione per costruire insieme il corteo del 29 novembre a Roma.
L’appuntamento è per il 6 Novembre alle ore 14:30 presso la sala “Ilaria Alpi”, sede dell’Arci Nazionale, Via monti di Pietralata 16, Roma.
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