unica 2.0Mercoledì mattina il Senato Accademico della Università degli Studi di Cagliari ha vissuto un importante momento di discussione politica, i contributi dei Rappresentanti degli Studenti del gruppo UniCa 2.0, hanno avuto un ruolo determinante.

Le rivendicazioni studentesche, in materia di Diritto allo Studio, hanno infatti trovato il pieno appoggio dell’Organo e del Magnifico Rettore, sulla necessità di promuovere un tempestivo e proficuo percorso di analisi ed intervento con gli Enti Regionali per il Diritto allo Studio, la Regione Sardegna e l’Ateneo di Sassari.

La Relazione dei nostri Senatori e la Lettera all’Ateneo a firma del Rappresentante degli Studenti nel Consiglio di Amministrazione dell’Ersu e del Presidente del Consiglio degli Studenti, hanno messo in luce quanto l’introduzione dei nuovi parametri per il calcolo dell’ISEE abbia seriamente compromesso la possibilità di accedere alle prestazioni che dovrebbero garantire l’opportunità di intraprendere il percorso della formazione universitaria.
Sarebbe ingenuo pensare che tale condizione non determinerà rilevanti conseguenze di natura socioeconomica a livello territoriale ed un impatto negativo nel nostro Ateneo.

Anche grazie all’appoggio del Collettivo Universitario Autonomo e di numerosi studenti, che hanno manifestato il loro sostegno alla causa con un sit-in svoltosi sotto il palazzo del Rettorato in contemporanea alla seduta del Senato, è stata concessa una sospensione delle attività didattiche per consentire di indire due Assemblee di Ateneo ed assicurare una buona partecipazione della compagine studentesca.

Il 10 novembre sarà un’importante occasione per proseguire il percorso assembleare già avviato con la campagna SOSISEE, al fine di raccogliere le testimonianze dei cosiddetti “esodati ” e contribuire all’affermazione di uno spirito di consapevolezza, presso il corpo studentesco, circa le enormi difficoltà che le università pubbliche stanno vivendo a causa delle scelte politiche governative e dello smantellamento del Diritto allo Studio.
E’ fondamentale che gli studenti sappiano mostrarsi uniti e consapevoli di essere detentori di diritti che non bisogna mai smettere di difendere, vi invitiamo calorosamente a prendere parte alle Assemblee del 10 novembre, dalle ore 11.00 alle 13.00 presso la Facoltà di Ingegneria o dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso la Cittadella di Monserrato.

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**Seguono la Relazione dei Senatori del gruppo UniCa 2.0 e la Lettera all’Ateneo

 

Alla cortese attenzione
del Magnifico Rettore della Università degli Studi di Cagliari
e del Senato Accademico della Università degli Studi di Cagliari

Oggetto: Relazione – intervento ISEE

I Senatori del gruppo UniCa 2.0 chiedono una modifica dei punti all’ordine del giorno, previsti per la seduta odierna, per favorire una discussione interna all’Organo relativa alla condizione verificatasi a seguito dell’introduzione dei nuovi parametri ISEE.

I dati relativi alle graduatorie definitive del bando ”borse di studio e alloggi”, pubblicate il 1 ottobre 2015 dall’Ersu di Cagliari, mostrano nel dettaglio quanto grave sia la situazione generatasi in seguito alla riforma del calcolo Isee:

-nell’a.a. 14/15 sono state presentante 6.170 domande, nel 15/16 5.219, pari al -15,41% di domande rispetto all’anno precedente;

-gli studenti risultati idonei nel 14/15 sono 5.131, nel 15/16 4.018, pari al -21,69% di idonei rispetto all’anno precedente, in linea con la percentuale nazionale che si attesta intorno al 25%;

-parliamo in tutto di 1.113 studenti in meno, cosi detti ”esodati”, in quanto esclusi dal bando borse e alloggi, di cui 839 esclusi per reddito; di questi ultimi, nell’a.a. 14/15 erano idonei ben 232.

.gli esclusi per ISEE e ISPE entrambi maggiori alle soglie di accesso del bando ”borse e alloggi” sono stati 283; gli esclusi solo per l’ISPE maggiore rispetto alla soglia 376; gli esclusi solo per l’ISEE maggiore rispetto alla soglia 180;

[fonte: ERSU Cagliari]

Come si evince dai dati, in seguito a questo nuovo sistema, molti studenti che fino all’anno precedente rientravano nella categoria degli idonei, quest’anno ne sono esclusi senza che sia intervenuta una variazione significativa del loro patrimonio e del loro reddito; senza contare i tantissimi studenti che, constatando di superare la soglia di accesso ai benefici in base ai nuovi calcoli, non hanno neanche presentato domanda.
Essendo impossibile affermare che in questo ultimo anno siano aumentati in modo cosi rilevante i redditi delle famiglie economicamente svantaggiate, la progressiva diminuzione delle domande, mai cosi alta e comunque maggiore per le matricole che per gli anni successivi al primo, indica un malessere generale e una mancata possibilità dei giovani sardi in condizioni economicamente svantaggiate di accedere all’istruzione superiore.
Anche la Relazione sulla gestione mostra che, tra gli iscritti, è maggiore il numero di studenti provenienti da famiglie di condizione socioeconomica benestante.

Tale condizione quindi non rappresenta solo un grave attacco al diritto allo studio, ma
mina anche la capacità dell’Ateneo di adempiere al suo ruolo, all’interno del territorio, di presidio di formazione, garante di mobilità sociale e capace di creare benessere collettivo.

Da parte sua l’Ateneo, anche a seguito della segnalazione della Rappresentanza Studentesca, ha provveduto, nei limiti delle sue capacità e pertinenze, ad adeguare le fasce di tassazione considerando un incremeto del 10% dei valori ISEE, prevedendo le ricadute che vi sarebbero state nel calcolo della condizione economica e patrimoniale.

Purtroppo ad oggi la Regione Sardegna non ha mostrato una chiara volontà di intervenire e prendere atto dell’importante numero di studenti e potenziali studenti che si sono visti negare la possibilità di accedere a quegli strumenti che garantiscono di intraprendere il percorso universitario indipendentemente dalle condizioni socioeconomiche di provenienza.

Ricordiamo inoltre che la mancata iscrizione di studenti, che peraltro mostrano tutto l’interesse ad avviare il percorso universitario, comporta una ricaduta negativa per l’Ateneo non solo in termini umani e sociali ma anche economici, vista l’introduzione del parametro costo sandar per studente, che determina per il 20% l’ammontare della quota base FFO e che rischia di compromettere la qualità del servizio a seguito di una contrazione del fondo.

E’ fondamentale che l’Organo e l’Ateneo, nella persona del Magnifico Rettore, si impegnino a favorire un dialogo proficuo con la Regione Sardegna e l’ERSU per garantire l’esenzione dalle tasse universitarie agli esclusi dal bando, la revisione dei parametri di accesso alle borse di studio e l’innalzamento delle soglie di accesso al bando di concorso fino al massimo previsto dalla normativa nazionale, DM 468.

Chiediamo inoltre al Magnifico Rettore una sospensione giornliera della didattica, in data 10 novembre, al fine di consentire ai Rappresentanti degli Studenti di indire due assemblee di Ateneo, da tenersi presso la Cittadella di Monserrato e presso la Facoltà di Ingegneria, che permetta di avviare una campagna di sensibilizzazione circa l’importanza degli strumenti del Diritto allo Studio, raccogliere le testimonianze degli esclusi dal bando e favorire un’ assunzione di consapevolezza di tale condizione presso la compagine studentesca.

Cordialmente,

Alessandro Deplano
Francesca Serra
Luca Santus

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Al Magnifico Rettore della Università degli Studi di Cagliari
Al Senato Accademico della Università degli Studi di Cagliari

Oggetto: Lettera all’Ateneo – analisi dei risultati del bando ”borse di studio e alloggi 2015/16”

Abbiamo deciso di scrivervi questa lettera dopo un’attenta analisi dei risultati, evidentemente sconcertanti, del concorso ”borse e alloggi 15/16” dell’Ersu di Cagliari.
Il suddetto infatti genera su migliaia di Studenti Universitari attese e speranze, in quanto strettamente legato alla buona riuscita del proprio percorso di studi, sia in ingresso, come per le matricole, che nel suo svolgimento, per coloro che frequentano gli anni successivi al primo.

Purtroppo è da tempo che i risultati del bando non sono all’altezza delle aspettative della compagine studentesca, la Regione Sardegna infatti non ha saputo rispondere alla crescente necessità delle famiglie di essere sostenute nei costi per accedere alla istruzione universitaria e non sta adeguatamente investendo risorse su quanti, forti di conoscenza e competenze acquisite, potranno dare una spinta propulsiva a questa terra: i giovani studenti.

L’effetto del dpcm 159/2013, conosciuto meglio come riforma dell’ISEE, è stato devastante: rispetto allo scorso anno accademico vi sono state 951 domande in meno, di cui matricole 567, 1113 idonei in meno, di cui matricole 571.

Indubbiamente questi numeri rivelano che potrebbe esservi un terribile effetto sugli studenti, o perchè impossibilitati a confermare l’iscrizione o perchè costretti ad abbandonare gli studi.
Gli esclusi dal bando inoltre si vedranno costretti ad adempiere al pagamento delle tasse universitarie.

Effetti vi saranno inoltre sulle graduatorie del bando “Contributo Fitto Casa”, ultima speranza per gli studenti fuori sede che grazie al nuovo ISEE sono stati esclusi dal Bando Borse e Alloggi.
Se lo stanziamento regionale non sarà superiore rispetto a quello previsto negli ultimi anni, vi saranno verosimilmente numeri importanti di idonei non beneficiari.

Siamo preoccupati per lo scarso impegno della Presidenza della Regione Sardegna e dell’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione nel gestire l’emergenza, che merita indubbiamente una risposta efficace.
L’Università deve poter adempiere alla sua funzione di ascensore sociale e tutti devono essere messi nelle condizioni di accedere ai più alti livelli d’istruzione se ne hanno desiderio.

E’ necessaria una discussione per far fronte all’ emergenza del Diritto allo Studio, al calo delle immatricolazioni ed emorragia di studenti.
Proponiamo alcune delle direzioni fondamentali da intraprendere:

sono necessari maggiori investimenti in borse di studio, case dello studente, rimborsi trasporti e affitti per i fuori sede;
è necessario pensare ad una nuova legge regionale in materia di diritto allo studio
è auspicabile l’istituzione di una Commissione Regionale tra Atenei sardi, Regione Sardegna, Rappresentanti degli Studenti e dell’Istituzione Universitaria, al fine di definire il ruolo strategico delle Università Sarde nel progetto di sviluppo e crescita sociale ed economica della nostra Regione.

Auspicando che le nostre istanze vengano ascoltate e recepite, rimaniamo disponibili per essere coinvolti nei processi di analisi e discussione che vedranno coinvolti l’Ateneo, la Regione Sardegna e l’ERSU.

Cordialmente,

Francesco Pitirra, Rappresentante degli Studenti nel CdA Ersu-Cagliari
Giuseppe Esposito, Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Cagliari

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