venetoIeri mattina come Studenti Per Udu Padova, Unione degli Universitari – UDU Venezia, Ateneo alla luce del sole – UDU Verona e Rete degli Studenti Medi del Veneto siamo stati ricevuti dalla prima commissione del Consiglio Regionale in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza (DEF) regionale.

 

Il DEF è un atto di indirizzo, una carta d’intenti per l’attività di governo della Regione, degli enti, delle aziende e delle agenzie regionali relativamente all’anno successivo. Si tratta di un documento pieno di buoni propositi che temiamo possano rimanere per l’ennesima volta false promesse, dichiarazioni da lasciare sulla carta senza alcun riscontro reale. Siamo intervenuti, ancora una volta, per richiamare la Regione ai suoi impegni.

Lo scorso settembre abbiamo ottenuto un risultato fondamentale per gli studenti veneti: l’approvazione unitaria della nostra mozione sul Diritto allo Studio. La mozione impegnava il Consiglio e la Giunta a garantire la copertura dei fondi relativi alle borse di studio dell’anno accademico 2014-2015, ma soprattutto a garantire la copertura totale delle borse di studio per l’anno accademico entrante, cancellando la vergognosa figura degli idonei non beneficiari, e ad intervenire sugli inaccettabili aumenti delle mense universitarie, verificandone la liceità.

Non ci siamo fermati qui: abbiamo rimarcato l’urgenza di intervenire per tamponare gli effetti disastrosi causati dall’introduzione del nuovo modello ISEE che ha già tagliato fuori dal Diritto allo Studio migliaia di studenti (quasi il 35% dei borsisti a Verona, il 30% stimato a Padova e in attesa dei dati di Venezia) proponendo alla Regione di istituire un bando suppletivo di borse di studio con soglie ISPE adeguate che permettano di includere molti degli studenti rimasti fuori in questa prima.

La prima commissione regionale ha recepito con attenzione le istanze presentate e ci ha proposto di incontrarci nuovamente per approfondire con maggiori dettagli la questione.

“Certo dà soddisfazione leggere nero su bianco, all’interno del DEF, l’impegno da parte della Regione ad una copertura del 100% delle borse di studio a partire dal prossimo anno accademico. – commenta Maria Giovanna Sandri, coordinatrice di UDU Verona – Peccato che questa promessa ci viene fatta ogni anno, per poi essere regolarmente disattesa. Ci aspettiamo che stavolta la Regione si impegni seriamente a investire su questo capitolo, nonostante non possiamo che essere scettici e scettiche visti i trascorsi, e le ripetute conferme, da parte di questa amministrazione, di non avere per nulla come priorità politica quella del diritto allo studio.

Abbiamo chiesto inoltre una riapertura immediata dei bandi per le borse per l’anno accademico in corso, visto il drastico calo delle idoneità dovuto all’adozione del nuovo sistema di calcolo, oltre che un innalzamento delle soglie ISEE e ISPE in vista della stesura dei bandi dell’anno accademico prossimo.

Ci aspettiamo una presa di posizione seria e concreta da parte della Regione Veneto, in tutti questi punti”.

“Con l’entrata in vigore della nuova metodologia di calcolo dell’ISEE il Diritto allo Studio ha indubbiamente subito un grosso colpo. – aggiunge Cristina Manzone, coordinatrice di UDU Venezia – Siamo sempre stati vigili sulla situazione regionale e continueremo ad esserlo. Indubbiamente è necessaria una presa di posizione decisa e immediata da parte della Regione, soprattutto in un panorama regionale generale che vede in media il 30% in meno degli idonei alla borsa di studio. Sono necessari degli investimenti mirati e un ragionamento indirizzato verso delle misure che possano, nel più breve tempo possibile, livellare le profonde buche che il nuovo ISEE ha scavato nel Diritto allo Studio.

Negli atenei veneti abbiamo già presentato la problematica, ma non è sufficiente: per questo motivo accogliamo positivamente le intenzioni da parte della Regione di mobilitarsi per garantire questo diritto, tuttavia speriamo che non siano parole lasciate al vento e che possano trovare una concretizzazione il più presto possibile.

È necessario, allo stesso tempo, che l’attenzione venga posta anche su altre questioni fondamentali: dai  trasporti alle tariffe delle mense.”

Sul fronte universitario conclude Alessandro Asmundo, coordinatore UDU Padova: “ oltre alla questione borse, abbiamo chiesto alla Regione di impegnarsi su altri due questioni, trasporti e mense. La questione trasporti e mobilità studentesca è uno dei punti del welfare studentesco  e serve tornare a investire nel trasporto pubblico locale trascurato da ormai 6 anni, urge riconoscere la figura di studente, ma non solo, anche le fasce deboli di anziani e disabili con le dovute agevolazioni nel sistema di tariffazione. Inoltre da anni ormai osserviamo impotenti alla crescita costante delle tariffe mensa a fronte di un servizio che non presenta miglioramenti”

Infine Jacopo Buffolo, dell’esecutivo regionale della Rete degli Studenti Medi: “Siamo contenti di leggere nel DEF che si torni ad investire concretamente nell’edilizia. Dopo anni di trascuratezza, finalmente pare che si abbia intenzione di iniziare a riparare a questa grave problematica dell’istruzione in Veneto. Mentre si continua a non fare un investimento realmente incisivo sul welfare studentesco dovuto soprattutto dalla mancanza di una legge regionale sul Diritto allo Studio. In questo senso è andata la nostra proposta di legge regionale su cui abbiamo richiesto che ci si prenda un impegno da parte del governo regionale nel costruire una legge che dia garanzie e tutele agli studenti.”

 

Studenti Per Udu Padova

Unione degli Universitari – UDU Venezia

Ateneo alla luce del sole – UDU Verona

Rete degli Studenti Medi del Veneto

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