Il MIUR, a seguito di un’interrogazione parlamentare, interrompe il silenzio su uno dei temi che hanno animato la discussione della finanziaria, confermando l’impossibilità per dottorandi, borsisti e assegnisti di accedere alla DIS-COLL.
Dichiara Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari: “Non permettere ai precari della ricerca di accedere a questo ammortizzatore sociale, delegittima queste figure, che indubbiamente sono dei lavoratori a tutti gli effetti, per l’importante lavoro di ricerca, e molto spesso, anche di didattica che svolgono quotidianamente. Purtroppo questa è l’ennesima conferma di quanto il governo aveva dimostrato con i fatti: l’università, invece che essere un settore strategico per lo sviluppo di questo paese, è relegata ad un ruolo del tutto secondario. Quello a cui assistiamo è una vera e propria mortificazione di tutto il sistema universitario”.
Conclude Dionisio: “Il sottosegretario ha oltretutto ribadito che il governo si sta impegnando su questo fronte, attraverso le misure relative al reclutamento previste nella finanziaria. Ribadiamo, per l’ennesima volta, che il governo, anche tramite la legge di stabilità, ha dimostrato la sua intenzione di non voler investire in modo strutturale nell’università, ma di mettere in campo misure spot, utili a guadagnare consenso elettorale ma del tutto inefficaci per risollevare il nostro sistema universitario dallo crisi che lo attraversa da anni. Ne sono una prova anche le misure del tutto insufficienti previste per il diritto allo studio. Il governo inverta subito la rotta, e torni a valorizzare le nostre università”.
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