con questo mio scritto, breve per quanto possibile, Vi rappresento quanto segue in merito alle udienze tenutesi alla scorsa Camera di Consiglio al fine di riscontrare le numerose richieste di chiarimenti intervenute.
Durante la scorsa Camera di Consiglio siamo stati presenti per giudizi relativi ai Corsi a numero chiuso, ma differenti dai corsi di laurea di Medicina, Veterinaria e Professioni Sanitarie.
Questi primi ricorsi hanno svolto una funzione di “apripista”, cercando di sensibilizzare il Collegio del Tar su tematiche generali e più complesse rispetto a quelle di ricorsi da noi già vinti sulla mancata sottoscrizione della scheda anagrafica, Psicologia, Scienze Motorie ecc. e che, comunque, hanno visto una ferma opposizione del Ministero, che ha trascinato i ricorrenti addirittura in secondo grado al Consiglio di Stato (ed a maggior ragione vi sarà l’appello nella fase di merito) e che, in alcuni casi, ha bloccato anche le immatricolazioni.
È noto a tutti che il Tar nelle ultime camere di consiglio ha rigettato tutti i ricorsi ad Autorevoli Colleghi. A seguito di tali rigetti, vi è stato anche un lungo articolo del Corriere della Sera richiamato anche dalla prima pagina cartacea della medesima testata giornalistica.
Francamente, pur svolgendo, insieme ai Professionisti del nostro studio ed all’Udu, la subiecta materia in maniera assidua e specialistica da anni, ritengo troppo semplicistico rilevare che sui miei ricorsi non vi è alcun precedente negativo o che trattasi di una diversa impostazione dell’atto introduttivo posta in essere dai miei colleghi.
Vi è anche chi ha scelto di rinviare i giudizi fissati alla scorsa camera di consiglio direttamente nel merito, ma ritengo che tale scelta sia stata dettata esclusivamente dal detto orientamento negativo del tar, poiché diversamente i contenziosi sarebbero stati immediatamente decisi.
Trattasi oltretutto di un contenzioso di natura cautelare e caratterizzato dall’urgenza, ove la sospensiva svolge da sempre una funzione essenziale e primaria, che permette l’immatricolazione in sovrannumero mentre il merito (valutazione successiva da parte del Collegio) si limita, nel caso che ci occupa, a prendere atto dell’intervenuta immatricolazione e del consolidamento delle posizioni, confermando l’immatricolazione stessa.
Questa è la più evoluta e recente storia del numero chiuso, che ha caratterizzato la vicenda delle oltre 8000 ammissioni vinte dall’Udu lo scorso anno, con il patrocinio legale del nostro studio legale.
Ritengo che, nonostante la consapevolezza di un orientamento negativo, non sia il caso di rinviare le prossime udienze, ottenendo così dei provvedimenti cautelari che qualora negativi saranno impugnabili, sempre nella fase d’urgenza e cautelare, dinanzi al Consiglio di Stato. Si partirà dai casi migliori, dagli individuali e dai punteggi più alti ed anche nella denegata ipotesi di rigetto, si tratterà sempre di un orientamento provvisorio affrontabile nuovamente in sede di merito.
Del resto il tempo, in un concorso ciclico ed annuale come quello per l’ingresso all’Università, ha la sua rilevanza e l’attesa del merito del giudizio e la successiva pubblicazione della sentenza, per cui si può attendere anche un mese o due, potrebbe vanificare la tutela dei vostri diritti, considerando anche le estreme difficoltà, da parte degli Atenei, nell’istituire i corsi di recupero, in alcuni casi mai attuati per le ultime ammissioni dello scorso anno.
Non escludo che porteremo al merito a marzo alcuni procedimenti, ma solo per alcuni o per coloro che lo richiederanno.
Il Consiglio di Stato su un nostro ricorso straordinario, inoltrato nel mese di ottobre, ha appena emanato una richiesta di istruttoria al Miur, rilevando indirettamente la fondatezza del contenzioso e, dunque, non è impossibile che si aprano nuovi scenari, anche se, in questa situazione di incertezza, non sento che vi siano le condizioni per inoltrare un Maxi ricorso che a questo punto possiamo asserire che non verrà più inoltrato.
Il Tar del Lazio ha poi manifestato profili di inammissibilità per tutti i ricorrenti che non avevano inoltrato la conferma di interesse. Ritengo tale eccezione infondata, così come dimostrano i ricorsi dello scorso anno; tuttavia, così come ricordatoVi in anticipo, e non a caso, nella mia precedente lettera addirittura dei primi di dicembre (http://www.unionedegliuniversitari.it/aggiornamenti-sui-ricorsi-al-tar-discussi-in-questi-giorni/), Vi invito nuovamente ad effettuare la suddetta conferma seguendo le prescrizioni del bando del concorso.
Nessuno di noi Vi ha mai prospettato la semplicità dell’azione legale da intraprendere, soprattutto per tutto ciò che non rientrasse nei contenziosi sulla scheda anagrafica, Psicologia, Biologia, Farmacia, Professioni sanitarie relativamente alla problematica della graduatoria nazionale e sul problema fra le nuove opzioni, Scienze della Formazione, Architettura, ricorsi per gli extracomunitari, punteggi alti etc., ma nulla si ottiene senza sacrificio e solo chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince.
Andiamo, dunque, avanti, uniti verso il nostro sole e fino all’ultimo grado e tassello di questa vicenda.
Comunicheremo man mano le date di udienza; coloro che non riceveranno tale comunicazione dovranno semplicemente attendere, in quanto il nostro silenzio starà a significare che i loro ricorsi non saranno trattati a breve.
SINTETIZZANDO:
– DAL 28 GENNAIO 2016 IN POI CI SARANNO LE UDIENZE AL TAR CHE NON HA UN ORIENTAMENTO POSITIVO SUI PRIMI RICORSI;
– ALCUNI NOSTRI PROCEDIMENTI ANDRANNO AL MERITO A MARZO;
– PER TUTTI GLI ALTRI CHIEDEREMO LA DECISIONE E QUALORA NEGATIVA, LA IMPUGNEREMO DINANZI AL CONSIGLIO DI STATO FORTI DELLE NOSTRE RAGIONI.
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