Questa notte UniCa 2.0 ha fatto un blitz sotto il palazzo del Consiglio Regionale in Via Roma per denunciare e richiamare attenzione sui temi dei finanziamenti all’Università e del Diritto allo Studio.
È da diversi anni che UniCa 2.0 denuncia la carenza di investimenti strutturali da parte della Regione per finanziare l’Università sarda e la necessità di potenziare i mezzi di sostegno agli studenti. In particolare nella giornata del 5 Febbraio scorso, che ha visto un confronto aperto tra Ateneo e Istituzioni in una seduta congiunta e pubblica del Senato Accademico e del CdA, abbiamo colto l’occasione per rinnovare le nostre richieste, ad oggi ancora senza risposta.
È necessario ripensare i parametri delle leggi e implementare la sostanza degli interventi in materia di Diritto allo Studio al fine di estendere la platea di beneficiari dei mezzi di sostegno allo studio ulteriormente contrattasi con l’introduzione del nuovo ISEE, oltre che dare piena attuazione e sostegno finanziario alla Legge Regionale 26/1996 che regola i rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna.
Chiediamo una presa di coscienza e una volontà di azione forte da parte di chi governa la nostra Regione: è necessario smettere di accettare passivamente la spirale negativa dei parametri nazionali che regolano l’erogazione dei fondi alle Regioni e agli Atenei stessi e fuggire dalle proprie responsabilità, bisogna invece dimostrare nei fatti la volontà di investire sull’alta formazione, sulla ricerca e sullo sviluppo in Sardegna, canali che passano imprescindibilmente per uno sforzo politico ed economico in sostegno degli Atenei e degli studenti sardi.
continua a leggere
Post collegati
L’Università di Torino deve restituire 39 milioni agli studenti. Sentenza storica del Consiglio di Stato sulla tassazione studentesca. Il Consiglio […]
L’Unione degli Universitari torna a protestare in tutta la penisola, chiedendo interventi urgenti sul tema del caro studio. Il sindacato […]
Il caso della studentessa suicida, trovata nei bagni della IULM nella mattinata di mercoledì, continua a fare discutere. L’Unione degli […]