banner-x-FB-e-instagramCarissimi,
con questa mail vi rimetto alcune delucidazioni in merito ai ricorsi sul numero chiuso. In data 29 aprile 2016, sono stati accolti quattro dei nostri ricorsi sul numero chiuso. Ad oggi non ci sono altri ricorsi accolti tranne quelli dell’Udu. I ricorrenti che fanno parte di quei ricorsi sono stati tutti informati uno ad uno. Il Consiglio di Stato, dopo aver rigettato i ricorsi di altri avvocati che avevano impugnato gli atti, ha giudicato, in data 28/29 aprile 2016, i ricorsi dell’UDU, cambiando orientamento a seguito di nuove prospettazioni inserite nei nostri ricorsi. Il Consiglio di Stato ha riconosciuto le sei domande errate da noi individuate (assumendo la validità della nostra perizia), ovvero ben sei domande censurate nei nostri ricorsi pilota che corrispondono a circa dieci punti.

Ora il tempo trascorso si scontra con i contenziosi pendenti; con tutte le nostre forze, quindi, dovremmo cercare di spiegare al T.A.R. le nostre e vostre ragioni, sin dalla prossima camera di consiglio. Inutile riportare che trattasi di una compagna legale difficile, come, del resto, vi ho manifestato sin dall’inizio; ma come vi ho contestualmente riferito, metteremo in campo tutte le nostre energie per far valere il vostro diritto allo studio. Ci troviamo di fronte ad un bivio, ovvero possono entrare qualche altra manciata di ricorrenti, così come il provvedimento UDU può diventare “apripista” per tutti.

Ci sono oltre 1000 posti disponibili nei vari corsi di laurea e in ogni caso il Consiglio di Stato ha ammesso con riserva e in sovrannumero riportandosi alla nostra richiesta ben formulata nell’atto introduttivo. Mi rendo conto del tempo trascorso, ma l’alternativa era tra il “chiudere la pratica” con un rigetto, o “tenere aperta la partita” scegliendo il momento giusto per avanzare le Vostre doglianze. Purtroppo per i corsi di laurea a numero chiuso conta l’immatricolazione, e per una serie di motivi non accetterò mai di consigliare la via dell’estero o la strada delle università straniere con sede in Italia che vivono solo grazie al numero chiuso. Mi rendo ancor più conto del tempo perso, della delusione e del dolore che provate per non riuscire a far quel che volete, ma citando un antico stoico “anche se il timore avrà sempre più argomenti, tu scegli sempre la speranza…”

È un giorno importante per l’UDU e per la battaglia contro il numero chiuso, ultimamente strumentalizzata, troppo spettacolarizzata, spacciata nei teatri con promesse come se si stesse ad una televendita, nonché spesso accompagnata da false informazioni.

Oggi la battaglia riprende vigore e Vi invito tutti all’Unione, richiedendo sin da subito e insieme a noi un provvedimento che riapra le graduatorie mettendo a scorrimento gli oltre 1000 posti rimasti liberi, non solo per i ricorrenti dell’UDU, di Bonetti o chicchessia, ma per tutti. Sono convinto che ridando vigore ad una battaglia unitaria si possano raggiungere di nuovo i risultati del passato. Sempre dalla vostra parte.

Vostro, Michele Bonetti, Avvocato.

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