Carissimi,
stiamo attendendo tutti quanti con ansia la pubblicazione di provvedimenti e con la presente, riservandoci in seguito un necessario approfondimento, riteniamo opportuno comunque fornire alcune succinte informazioni.
Dopo i noti accoglimenti (http://www.unionedegliuniversitari.it/vittoria-ricorso-udu-2015-aggiornamenti-dall-avvocato-michele-bonetti/) del Consiglio di Stato sulle domande errate, ottenuti solamente dall’UDU (l’altro accoglimento comparso esclusivamente su alcuni social concerne l’anno accademico precedente – quello del plico di Bari per intenderci – e un passaggio ad anni successivi; tale circostanza è stata ribadita dagli stessi legali dell’Ateneo di Padova che hanno confermato che nulla ha a che fare con il Numero Chiuso 2015/2016) pare che il Consiglio di Stato, alla camera di consiglio immediatamente successiva e contemporanea alle ultime udienze al Tar abbia poi rigettato ricorsi, non nostri, sulle domande.
Il Tar del Lazio, probabilmente anche a seguito della battuta di arresto del Consiglio di Stato, ha così ordinato all’Amministrazione di fornire una dettagliata e “documentata relazione in merito agli elementi indicati nei nostri ricorsi, contenuti a pagina 16 del nostro atto introduttivo, relativi ai quesiti contestati”.
Con difficoltà stiamo cercando di ribaltare orientamenti negativi definiti anche con sentenze da parte del Tar del Lazio su ricorsi da noi non redatti e pubblicate purtroppo proprio durante questa settimana decisiva.
Rileviamo, poi, che il Tar ha accettato la nostra tesi sulla possibilità di subentrare anche ad anno accademico iniziato, ribaltando l’orientamento sull’impossibilità ad entrare nei corsi di laurea per l’assenza del 65% delle lezioni; tale giurisprudenza, ripresa in passato dal Consiglio di Stato, pare in gran parte superata.
Entra poi con riserva il primo ricorrente di Professioni Sanitarie, ma attendiamo sul punto anche altre decisioni prima di esprimerci compiutamente.
Insomma, trattasi di una battaglia lunga e dura, ma non intendiamo mollare.
Ci siamo trovati più volte ad un bivio: abbandonare la partita facendo decidere il Tar, che sin da subito ha posto in essere una giurisprudenza di non accoglimento della stragrande maggioranza dei ricorsi e che chiaramente avrebbe proseguito con i rigetti o, in alternativa, continuare a giocare una dura e lunga partita a scacchi in appello, resa più difficile da molte interferenze.
Ci rendiamo conto del tempo trascorso, ma vi sono state una serie di concause che hanno inciso sulle nostre posizioni.
L’UDU si batterà, non solo per i nostri ricorrenti, al fine di ottenere giustizia chiedendo sin da subito la distribuzione di tutti i posti disponibili e rimasti vacanti.
Appena avremo informazioni sui prossimi provvedimenti, che avremo probabilmente nelle giornate di domani e dopodomani, ve le forniremo e per chi potesse e si trovasse nella zona di Foggia, ricordo che domani sarò presente all’Ateneo foggiano. Sarò a disposizione dalle 15:00 alle 18:30 insieme ad Andrea Core dell’UDU per rispondere a tutte le Vostre domande.
Un grande giurista italiano ha asserito come “gli avvocati non sono né giocolieri da circo, né conferenzieri da salotto, la giustizia è una cosa seria”.
Proseguiamo in questa battaglia.
I miei migliori saluti
continua a leggere
Post collegati
Tagli alle università, dopo la Crui anche il Cnsu boccia il Governo sul Decreto FFO. Servono almeno 700 milioni solo […]
Negli ultimi anni, il numero di studenti universitari fuorisede in Italia è cresciuto esponenzialmente, arrivando a rappresentare quasi la metà […]
Dilaganti i casi di molestie e violenze negli atenei: l’inchiesta “La tua voce conta” alla Camera È drammatico il dato […]