Dopo la vittoria in CNSU che ha portato all’innalzamento delle soglie ISEE e ISPE rispettivamente a 23.000€ e 50.000€, continua la nostra battaglia affinché anche le regioni si adeguino ai livelli massimi indicati da tale provvedimento, determinando un aumento della platea degli idonei dopo la netta restrizione di quest’anno.
Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Siamo stati i primi a denunciare i danni che avrebbe causato l’applicazione del nuovo metodo di calcolo dell’ISEE lasciando invariate le vecchie soglie. Dopo la vittoria in CNSU che ha portato all’innalzamento delle soglie da parte del ministero, abbiamo proseguito la nostra battaglia a livello locale, facendo pressione sulle Regioni tramite i nostri rappresentanti per far si che stabilissero le soglie regionali fissandole ai valori massimi indicati dal Ministero, ma, come temevamo, a livello nazionale si è registrata fino ad ora una grande difformità”.
Continua Dionisio: “In alcune Regioni (come l’Abruzzo e Lazio) hanno già provveduto ad innalzare le soglie al tetto previsto dal DM e altre (Umbria e Emilia Romagna), anche se ancora mancano gli atti ufficiali, si sono prese l’impegno di adeguarsi al più presto agli stessi livelli. In Veneto si è andati verso l’innalzamento delle soglie rispetto allo scorso anno, ora fissate a 23mila euro per l’ISEE e a 35mila per l’ISPE. Nella stessa direzione stanno andando la Sardegna, dove, con l’atto ufficiale della regione che arriverà durante questa settimana, l’ ISEE sarà aumentato rispetto all’attuale limite fissato a 17.472 e l’ISPE sarà portato a 50.000€; in Toscana l’assessore si è impegnato ad aumentare le soglie a 23.000€ (inclusa la borsa servizi per gli studenti “quasi borsisti”) per l’ISEE e a 45.000€ per l’ISPE; nelle Marche, dove il provvedimento è già stato licenziato dalla giunta e manca solo il passaggio, ormai formale, in consiglio regionale, è stato previsto un aumento delle soglie a 21.000€ e 38.000€.”
Conclude il Coordinatore nazionale dell’UDU: “Quest’anno circa il 20% degli studenti che aveva è rimasto escluso, non potendo partecipare ai bandi a causa delle nuove modalità di calcolo dell’ISEE: una stortura che noi avevamo prontamente denunciato. Ora i primi frutti delle nostre battaglie, durate un anno e condotte tanto a livello nazionale quanto locale, iniziano a vedersi. Ma continueremo questa nostra battaglia in tutte le regioni, perché riteniamo estremamente grave che, dopo il colpevole ritardo del MIUR nel riconoscere tale problematica, ancora molte regioni non abbiano provveduto ad adeguare i limiti al tetto massimo previsto dal decreto. Ancora una volta, quindi, si assiste ad un’assenza di omogeneità sul territorio nazionale, che rischia di lasciare fuori dal sistema delle borse di studio, anche per l’anno prossimo, troppi studenti, senza che sia sanata definitivamente la situazione di emergenza causata dalle nuove modalità di calcolo dell’indicatore”.
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