law-justiceContinuano gli accoglimenti del Consiglio di Stato sui posti rimasti liberi dopo la chiusura della graduatoria per i corsi di laurea in medicina, odontoiatria e medicina veterinaria.

Il Collegio, a seguito della camera di consiglio che si è svolta ieri, ha ritenuto fondate le richieste dei ricorrenti dell’Unione degli Universitari, patrocinati dagli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, che reclamavano l’assegnazione dei numerosi posti ancora disponibili.

Nel particolare, oltre ai posti rimasti vuoti a seguito dalla chiusura della graduatoria disposta dal MIUR, sui quali è stata disposta istruttoria e che si stimano in diverse centinaia, sono rimasti vacanti anche moltissimi posti del contingente riservato agli studenti non comunitari residenti all’estero. Questi ultimi non vengono ridistribuiti tra gli studenti comunitari lasciando un numero cospicuo di posti fruibili ma non assegnati.

Dichiarano gli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia: “Ora tutti i posti disponibili dovranno essere assegnati ai nostri ricorrenti, esclusi dal concorso per la frettolosa chiusura della graduatoria”.

Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Registriamo ancora una vittoria, dopo i provvedimenti dei giorni scorsi, con i quali venivano invitati gli atenei ad assegnare tutti i posti a messi a bando nel test di settembre 2015, superando le imposizioni del decreto ministeriale del febbraio scorso sulla chiusura anticipata delle graduatorie. Da anni denunciamo che a sostenere il test sono meno studenti extracomunitari di quanti sono i posti disponibili. Questo sia perché l’università italiana non è realmente attrattiva per chi viene dall’estero, sia perché il nostro sistema è assolutamente svantaggioso rispetto al resto d’Europa, dove molto spesso i corsi in ambito sanitario sono ad accesso libero.”

Continua Dionisio: “Siamo di fronte alla dimostrazione di come la previsione di posti riservati agli studenti extracomunitari rappresenti una riduzione non formale, ma sostanziale dei posti messi a disposizione, causando un danno a tutti quegli studenti che ogni anno tentano la lotteria del test. Avevamo invitato il MIUR ad assegnare agli studenti comunitari i posti lasciati vacanti, ma purtroppo anche in questo caso siamo stati costretti a mettere in campo azioni legali per vedere riconosciuto un diritto degli studenti. Ora non si perda altro tempo: il Ministero permetta subito agli studenti di iscriversi.”

Conclude il coordinatore dell’UDU: “Ogni giorno il sistema di accesso a numero chiuso dimostra di fare acqua da tutte le parti. Il MIUR si è dimostrato sempre sordo di fronte alle nostre istanze, come dimostra il DM 546/2016, il quale riprende tutte le criticità che noi denunciamo da tempo, come la chiusura delle graduatorie alla fine del primo semestre, quando non saranno sicuramente coperti tutti i posti messi a bando; o la mancata previsione di riassegnare i posti vacanti del contingente riservato agli studenti extracomunitari, con il reale rischio che si ripeta quanto successo negli anni passati. Nei fatti si sta operando una ulteriore riduzione dei posti, e questo è inaccettabile. Chiediamo al MIUR, alla luce delle nostre vittorie di questi giorni, di rivedere il decreto ministeriale sull’accesso ai corsi per il prossimo anno accademico, e di aprire subito un tavolo di confronto con gli studenti, per andare verso il libero accesso.”

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