Cari studenti,
in questi giorni stiamo ricevendo moltissime vostre segnalazioni. È nostra intenzione prenderci tutto il tempo necessario per valutare la situazione nel complesso e rispondere nella maniera più corretta e onesta.
I termini per avanzare ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio avverso l’esclusione dai corsi di laurea a numero programmato sono di 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva che con tutta probabilità sarà pubblicata il 4 ottobre. Tuttavia per chi otterrà invece un punteggio inferiore a 20 punti (soglia minima per essere inseriti in graduatoria) i termini per impugnare sono sempre di 60 giorni ma che iniziano a decorrere dalla pubblicazione della prima graduatoria provvisoria prevista per il 20 settembre.
Una volta decorsi i termini per impugnare la graduatoria al T.A.R. l’unico strumento per tutelare i vostri interessi e i vostri diritti è il Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica che può essere proposto entro 120 giorni dalla pubblicazione della graduatoria.
Sin da ora, però, possiamo affermare che la situazione più problematica e diffusa é la mancata sottoscrizione della scheda anagrafica. Stando alle segnalazioni, sembrerebbe proprio che tantissimi candidati abbiano avuto un problema con la sottoscrizione della scheda anagrafica. Eppure il Miur con l’allegato 1 del decreto numero 546 relativo alle modalità e ai contenuti del test di Medicina pubblicato lo scorso 30 giugno, ha chiarito che: “La mancata sottoscrizione in calce alla scheda anagrafica della dichiarazione di veridicità dei dati anagrafici e di corrispondenza dei codici delle etichette applicate sono causa di annullamento della prova”. Tuttavia a noi sembrerebbe più corretto che l’amministrazione persegua l’intento del test, quello di selezionare i più virtuosi. Se nell’aula non sono presenti istruzioni chiare, questo fine viene meno.
È chiaro che la mancata firma della scheda è una mera dimenticanza. Nel momento in cui nella scheda compaiono tutti i dati anagrafici, la mancanza della firma è un verbalismo privo di pregio. A nostro avviso ci sono ancora gli estremi per ipotizzare un’azione legale, fermo restando che si tratta di una situazione estremamente differente da quella dello scorso anno, quando il fatto di dover sottoscrivere la scheda non era specificato dal bando. In ogni caso le istruzioni non possono prevalere sui diritti costituzionali.
Su questa situazione particolare e su ogni altra segnalazione pervenuta a noi, UDU e Studio legale Avvocato Michele Bonetti & partners, vi aggiorneremo appena possibile. Per ora restiamo a vostra completa disposizione alla mail ricorsi@unionedegliuniversitari.it e al numero 3475117199.
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