Come Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari aderiamo alla manifestazione nazionale “Non una di meno”, indetta per il 26 novembre a Roma, promossa da Udi – Unione Donne Italiana, D.i.Re. – Donne in Rete contro la Violenza, e dalla rete Iodecido.
Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, dichiara: “Questa manifestazione, organizzata in corrispondenza della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si inserisce in un contesto che scavalca i confini nazionali. I movimenti delle donne negli ultimi mesi, in Polonia, in Argentina e in Spagna, per affermare il proprio diritto ad autodeterminarsi, hanno riportato la questione al centro di molte discussioni. La lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione è uno dei principi fondanti delle nostre organizzazioni: la violenza si presenta sotto moltissime forme quotidianamente, gli stereotipi che pervadono la nostra società, le discriminazioni nei luoghi di lavoro, l’assenza di un sistema di welfare che consenta ad una donna madre di intraprendere un percorso lavorativo senza incontrare ostacoli di alcun tipo”.
Prosegue Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari : “Crediamo, infatti, che sia assolutamente necessaria un’azione culturale volta a scardinare la cultura dominante del nostro Paese, ancora oggi incapace di riconoscere a pieno e contrastare la violenza di genere. Dovremmo riuscire a toccare i problemi alla radice: dovremmo parlare di come le donne accedono al mondo del lavoro, della differenza di retribuzione ancora persistente, di come i sistemi di welfare dovrebbero garantire la libertà e l’autodeterminazione di queste, di come si possano scardinare gli stereotipi relativi al ruolo della donna nella società, di come arrivare a parlare a chi queste discussioni non le comprende.”
Concludono Marchetti e Manfreda “Aderiamo convintamente a questa manifestazione nazionale poiché crediamo che sia necessario che la discussione su questi temi debba coinvolgere tutta la cittadinanza ribadendo la necessità di un’azione culturale complessiva che rimetta al centro i diritti di tutti, #nonunadimeno.”
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