Oggi la Senatrice Valeria Fedeli, da pochi giorni a capo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha incontrato Anna Azzalin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari: molti i temi affrontati.
Anna Azzalin, Presidente del CNSU, dichiara: “Una delle principali responsabilità del precedente Ministro è stata l’incapacità e la mancanza di disponibilità a creare un rapporto proficuo e costante con tutte le componenti del mondo universitario, a cominciare proprio dal CNSU. Molto spesso come organo avevamo richiesto di essere coinvolti nei percorsi di riforma o revisione del mondo accademico che si stavano programmando: richieste troppe volte rimaste inascoltate. Per questo accogliamo positivamente la scelta della neo Ministra di iniziare il proprio mandato ripartendo dall’ascolto: l’incontro di oggi è stata un’occasione utile per ribadire l’importanza del confronto tra gli studenti e il Ministero, affinché le scelte siano condivise e frutto di un lavoro comune e per ripartire da temi come le misure contenute nella legge di bilancio per il mondo universitario, il diritto allo studio, le modalità di accesso all’insegnamento e le lauree professionalizzanti.”
Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “L’ultima legge di stabilità, dopo anni di colpevole assenza, ha rimesso al centro del dibattito il tema dell’università. A fronte di alcune scelte positive, come l’aumento del FIS, ci sono sicuramente degli aspetti che vanno necessariamente rivisti: dalle superborse ai superdipartimenti, scelte sloganistiche che rischiano di aumentare ancora di più la forbice in un sistema in grande sofferenza dopo anni di costante sottofinanziamento, dalla “no tax area” agli enti unici regionali per il diritto allo studio, due temi che partono da principi condivisi che necessitano di correttivi e chiarimenti. Dopo una parziale discussione avvenuta alla Camera e seguito delle dimissioni annunciate da parte dell’ex Presidente del Consiglio Renzi, si è provveduto alla votazione immediata in Senato del medesimo testo licenziato dalla Camera: una scelta irresponsabile da parte del Governo che di fatto non ha permesso alcuna modifica rispetto a quelle proposte da noi studenti. Chiediamo al Ministro di riaprire immediatamente la discussione sulla legge di stabilità approvata.”
Conclude Marchetti: “Nelle scorse sedute del Consiglio, poi, abbiamo portato all’attenzione come UDU diversi temi: dalle lauree professionalizzanti, proposte dal MIUR senza alcuna discussione con gli studenti e che contengono evidenti lacune (come l’accesso programmato o l’assenza di tutele per gli studenti), alla riforma del percorso di studi di medicina, per andare verso il libero accesso e verso la laurea abilitante, dalla riforma dell’accesso alla professione forense, per rendere il tirocinio una strumento funzionale e non dannoso per i futuri avvocati, alla richiesta di attivazione in tempi celeri del III ciclo di TFA. È necessario che si riparta da qui, da quelle che sono le priorità indicate da noi studenti: il Ministro prosegua il confronto, ripartendo dall’ascolto mancato negli ultimi anni.”
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