stop lauree professionalizzantiApprendiamo per mezzo stampa che il Ministro dell’istruzione Valeria Fedeli avrebbe deciso, comunicandolo attraverso una nota interna, di rinviare di un anno l’attuazione delle lauree professionalizzanti.

Dichiara Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari: “Non possiamo che accogliere positivamente questa notizia. Dopo il colpo di coda dell’ex Ministro, che aveva approvato il decreto contenente anche le disposizioni sulle lauree professionalizzanti nell’ultimo giorno del suo mandato, lo slittamento di questo provvedimento rappresenta un atto di responsabilità del nuovo Ministro. Siamo stati, come UDU, i primi a denunciare che questo nuovo tipo di percorso non poteva partire senza che prima vi fosse stato un confronto con noi studenti, e per questo, anche in considerazione delle moltissime criticità relative ai contenuti del provvedimento, abbiamo chiesto fin dal primo istante il ritiro della misura.”

Continua Marchetti: “Non siamo contrari all’istituzione delle lauree professionalizzanti, anzi, siamo i primi a dire che in Italia c’è necessità di sviluppare una formazione terziaria professionalizzante, ma chiediamo che questi corsi siano strutturati in modo da garantire accessibilità, qualità dell’offerta formativa e la tutela dei diritti degli studenti che svolgeranno attività di tirocinio. Devono essere delineati in modo chiaro gli obiettivi e il contesto in cui questi nuovi percorsi andranno ad inserirsi, per migliorare veramente l’offerta formativa ed evitare sovrapposizioni con i tipi di percorsi già previsti, come gli ITS. Per questo ribadiamo, come fatto anche attraverso una mozione presentata dal gruppo UDU in CNSU, la necessità di coinvolgere gli studenti nella definizione di questi percorsi, a partire dall’annunciata cabina di regia per il coordinamento dell’offerta formativa degli ITS e delle lauree professionalizzanti.”

Conclude la coordinatrice dell’UDU: “Con il rinvio delle lauree professionalizzanti la Ministra Fedeli ha senza dubbio dato un segnale molto positivo. Ora chiediamo che continui nella giusta direzione coinvolgendoci e revisionando profondamente i contenuti del provvedimento”.

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