La Global Intern Coalition ha lanciato per oggi, 20 febbraio, una mobilitazione mondiale per rivendicare i diritti dei tirocinanti, per dare voce ai troppi giovani che lavorano senza essere pagati, per chiedere qualità e accessibilità dei tirocini.
Abbiamo deciso di aderire e di partecipare alla mobilitazione, inserendola nel percorso della nostra campagna “Vogliamo diritti”. Gli studenti, specialmente per i tirocini curricolari che mancano di una normativa nazionale, pretendono di svolgere un’esperienza davvero formativa e di poterla affrontare con degli strumenti di sostegno e tutela adeguati.
Per garantire la qualità dei tirocini è necessario mettere in piedi un sistema di monitoraggio che permetta di individuare e risolvere le situazioni di sfruttamento, in cui si è persa di vista la centralità dell’apprendimento. Serve un tutoraggio in grado di seguire il tirocinante e di trasferirgli conoscenze e competenze, ma anche servizi, rimborsi spese e una normativa chiara in materia di assistenza sanitaria, assenze e malattia.
Il Global Intern Strike rappresenta per noi una tappa di un percorso più ampio, che vuole parlare del bilico in cui si trova la nostra generazione tra studio e lavoro. La nostra campagna proseguirà nella primavera e sarà fatta di proposte per riuscire a vedere un futuro finalmente oltre la precarietà e lo sfruttamento.
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