Sono state rese pubbliche oggi le date di svolgimento delle prove di ammissione relative ai seguenti corsi di laurea e di laurea magistrale ad accesso programmato nazionale per l’anno accademico 2016/2017: Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria il 5/9/2017, Medicina veterinaria il 6/9/2017, Architettura il 7/9/2017, Professioni sanitarie il 13/9/2016 e Medicina e chirurgia in lingua inglese il 14/9/2017 e Scienze della formazione primaria il 15/09/2017.
Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Dopo le voci circolate nelle passate settimane, circa la possibilità sostenuta dalla CRUI di svolgere il test di IMAT già il prossimo aprile, possiamo dirci soddisfatti: tutti i test si svolgeranno a settembre. Avevamo da subito espresso le nostre preoccupazioni per il possibile anticipo della data del test che avrebbe causato non poche difficoltà agli studenti ancora impegnati nel percorso di studi delle scuole superiori, in vista dell’Esame di Stato, così come avevamo fatto anche in passato quando i test si sono svolti ad aprile. Non è di certo spostando la data che il modello italiano avrebbe recuperato competitività e attrattività verso il resto d’Europa. La stessa contrarietà era stata espressa anche dal presidente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, Anna Azzalin, che il Ministero aveva consultato in merito alla questione dell’anticipo dei test.”
Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, prosegue: “Siamo contenti che sia tramontata l’ipotesi dei test già nel mese di aprile per IMAT. Mettere i test ad aprile così come si era prospettato avrebbero creato non poche difficoltà agli studenti che in quel periodo devono poter avere la possibilità di dedicarsi al massimo all’ultimo anno di scuola. Oltre ciò sembra assurdo, soprattutto con in campo la possibilità che l’esame di maturità sia preceduto da una prova INVALSI, immaginare gli ultimi mesi del quinto anno come una staffetta tra una prova ed un’altra perdendo ogni sorta di valore formativo”.
Conclude la coordinatrice dell’UDU: “Ogni anno i test di accesso presentano delle falle, costringendo molti studenti a dover ricorrere alle vie legali per vedere riconosciuto il proprio diritto allo studio: questa situazione è insopportabile. Il MIUR prenda atto del fallimento dell’attuale sistema di accesso: la Ministra Fedeli segni la discontinuità rispetto a chi l’ha preceduta e passi dalle parole ai fatti. Convochi subito un tavolo per il superamento del numero chiuso e si vada verso il libero accesso.”
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