Saremo in piazza il 17 giugno perché eravamo pronti a votare 2 SI lo scorso 28 maggio, per costruire un futuro migliore per la nostra generazione, lontano da un mercato del lavoro caratterizzato da flessibilità, precarietà e assenza di diritti e tutele.
Saremo in piazza perché non ci facciamo prendere in giro da un cambio di nome: voucher e Prest.O sono la stessa cosa; la possibilità di utilizzare i buoni lavoro vale per quasi tutte le imprese, non sono riconosciuti i diritti fondamentali dei lavoratori e potranno continuare ad essere usati per prestazioni che non sono affatto occasionali.
Saremo in piazza perché continuiamo a batterci per un mondo del lavoro diverso, che ci permetta di avere un futuro stabile e sicuro, che ci permetta di non essere costantemente umiliati, che ci permetta di essere indipendenti.
Saremo in piazza perché tutte le problematicità dei voucher non sono state risolte, perché il Governo e il Parlamento avrebbero dovuto confrontarsi con chi si è fatto portavoce di una campagna referendaria per trovare una soluzione alternativa ma invece così è stata tolta solo al popolo la possibilità di pronunciarsi in maniera scomoda per il Governo. Noi avevamo firmato e volevamo votare per un nuovo mondo del lavoro. Non vogliamo più essere la generazione dei voucher!
Saremo in piazza perché non permettiamo a nessuno di giocare sul nostro futuro: non si può spingere giù da un burrone la nostra generazione solo per beceri calcoli elettorali, per la convenienza di questo o quel partito.
Saremo in piazza perché è in gioco molto di più. Non si tratta solo di voucher, ma soprattutto di rispetto verso la democrazia e la Costituzione, che non può essere scavalcata per ragioni di contingenza e convenienza immediata. Non si possono ignorare più di 3 milioni di firme, con degli “artifici di Palazzo”.
Saremo in piazza per dire NO a questi nuovi voucher e per difendere gli articoli 1 e 75 della Costituzione. Saremo in piazza perché non ci facciamo distruggere il presente. Saremo in piazza perché non ci facciamo rubare il futuro. Saremo in piazza perché la DEMOCRAZIA non è occasionale!
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