Il T.A.R. del Lazio, in data odierna, ha accolto la richiesta di decreto cautelare, relativa alla nota vicenda della chiusura della graduatoria, intervenuta col D.M. n. 50 del 8 febbraio 2016. Il Giudice Amministrativo ha ribadito il principio secondo cui devono essere immatricolati tutti i ricorrenti con provvedimento favorevole e punteggio superiore all’ultimo degli ammessi con la procedura di riapertura della graduatoria dei mesi scorsi, evitando quindi ulteriori disparità di trattamento.
Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Si tratta di un risultato molto importante, raggiunto dopo due di anni di battaglia patrocinata dagli Avv. Michele Bonetti e Santi Delia. Da subito siamo stati in prima linea nel sostenere che la chiusura anticipata della graduatorie fosse illegittima: abbiamo tentato ogni via possibile, a cominciare dal chiedere al MIUR il ritiro del D.M. 50/2016. Di fronte alla sordità del Ministero, abbiamo intrapreso le vie legali: ora si prenda atto della nostra vittoria e si permetta a questi studenti di iscriversi e intraprendere il percorso che hanno scelto per il loro futuro.”
“A questo punto reputiamo opportuno non richiedere al Giudice Amministrativo nuovi provvedimenti cautelari, che potrebbero determinare un nuovo cambiamento di orientamento da parte del T.A.R. e rendere così superfluo tutto quanto finora ottenuto.” – a parlare sono proprio gli Avv. Bonetti e Delia – “Riteniamo che la strada da percorrere in questo momento sia quella di inoltrare nuove diffide al Ministero ed agli Atenei che, alla luce del provvedimento emesso, non potranno continuare ad ignorare il dettato giurisdizionale e dovranno finalmente ottemperare assegnando tutti i posti vacanti”.
Conclude Marchetti: “Dopo due anni, in cui abbiamo riportato numerose vittorie sul tema, il MIUR non si è ancora deciso a dare seguito a quanto disposto dall’autorità giudiziaria. Ora basta perdere tempo: si riconosca il diritto allo studio di questi studenti e gli si consenta di iscriversi. Il MIUR prenda atto del fallimento del numero chiuso e vada verso il libero accesso.”
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