test psicologiaPsicologia Sapienza. Nella giornata di lunedì 2 ottobre è uscito il decreto rettorale con cui l’Università degli studi di Roma La Sapienza ha aperto le immatricolazioni, a partire dal 3 ottobre 2017, a tutti coloro che hanno presentato domanda di partecipazione e che erano risultati ammessi alla prova del 4 settembre.

Dichiara Andrea Franciosi, Coordinatore dell’UDU Roma: “Abbiamo mantenuto fede alla richiesta deli studenti. Fin da subito abbiamo richiesto che l’Ateneo immatricolasse tutti i partecipanti al test del 4 settembre scorso. Già il 15 settembre, data in cui si era tenuta un’assemblea tra gli studenti e il Vicepreside della Facoltà di Medicina e Psicologia, avevamo espresso contrarietà alla proposta pervenuta dall’Università di indire un nuovo test. Per questo, di fronte al clima di confusione a cui gli studenti erano stati costretti, avevamo deciso di convocare un’assemblea aperta con la presenza dell’avvocato Bonetti, in cui era emersa chiaramente la volontà degli interessati di non ripetere un test ingiusto e inutile. Ciononostante il Senato Accademico del 19 settembre aveva preso all’unanimità una decisione in senso contrario: quella di calendarizzare un test per il 5 ottobre. Di fronte a questa irremovibile presa di posizione da parte dell’Ateneo, per noi non vi era altra scelta che quella di procedere per le vie legali, presentando un ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio. Il 22 settembre il Tar si pronunciava con una sospensiva che annullava il test del 5 ottobre. Non ci siamo fermati: da lì abbiamo chiesto immediatamente un incontro al Magnifico Rettore Eugenio Gaudio, affinché, nell’interesse di tutti, compresa l’amministrazione universitaria, velocizzasse l’iter dell’immatricolazione di tutti, prima di arrivare al pronunciamento successivo. Il 29 settembre siamo stati ricevuti dal Rettore e abbiamo sottolineato la necessità di intervenire tempestivamente con una reale assunzione di responsabilità.”

Prosegue Silvia Cannizzo, UDU Sapienza: “Oggi, grazie alle pressioni esercitate dal nostro ricorso, il provvedimento ha deciso di immatricolare tutti. Accogliamo con soddisfazione la decisione dell’Ateneo di ammettere tutti i partecipanti al test dello scorso 4 settembre senza dover ricorrere a un nuovo test e prima del secondo pronunciamento del Tar del 18 ottobre, anticipando di fatto le tempistiche. Confidiamo nel fatto che i subentri permetteranno l’accesso di tutti. Continuiamo in ogni caso a rimanere vigili, anche relativamente alla tutela legale, su ogni singola situazione. Gli studenti hanno i nostri contatti per segnalarci ogni problema. Siamo pronti eventualmente a batterci per garantire che nessuno rimanga escluso dal corso in cui intendeva immatricolarsi.”

Conclude Carlo Garau, capogruppo dell’UDU al CNSU: “Dopo Milano, Firenze anche a Roma il numero chiuso si dimostra un sistema fallace, che necessita di una ridiscussione. Confidiamo nel fatto che il caso in questione sia un’occasione anche per l’Ateneo per riflettere e ridiscutere sui numeri programmati”.

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