APPELLO DA SCUOLA E UNIVERSITÀ AL PAESE: IUS SOLI, UN PASSO FONDAMENTALE VERSO L’UGUAGLIANZA

cittadinanzaAppello: “Crediamo fermamente nel valore dell’istruzione: una scuola e un’università capaci di condizionare lo sviluppo della società verso forme di maggiore giustizia, di influenzarne i cambiamenti, di essere motore di sviluppo e ascensore sociale. Crediamo, per questo, che l’approvazione dello ius soli rappresenti un passo fondamentale verso l’affermazione di una maggiore uguaglianza, sebbene non di certo l’ultimo.

Vogliamo essere tutti uguali nei diritti

Se la scuola rappresenta il luogo primario di sperimentazione, e quindi apprendimento, dei principi della democrazia, dovrebbero tutti trovarsi nelle stesse condizioni di partenza, avere le medesime opportunità. Dovrebbe essere pari la dignità dei pensieri, delle idee, delle capacità e delle mancanze di ognuno. Non riconoscere la cittadinanza a ragazze e ragazzi nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri, e tutto ciò che ne consegue, anche in termini di opportunità, è di per sé discriminatorio e mal si concilia con gli obiettivi formativi della scuola. Lo è in modo forse ancora più evidente tra i banchi delle università, dove quelli che erano i nostri compagni di scuola vengono ancora considerati studenti stranieri.

Ripensare la cittadinanza

La scuola di oggi dovrebbe essere in grado di rispondere alle nuove sfide della società globalizzata: saper ripensare il significato di cittadinanza a partire dai luoghi della formazione, per ritornare a dare valore alla cittadinanza attiva e rispondere ai populismi con la partecipazione e la democrazia. Essere cittadino vuol dire conoscere la storia, la cultura, condividere principi e valori, imparare a convivere insieme nel rispetto degli altri, sapendo trasformare la diversità in ricchezza. Questo è quello che la scuola deve essere in grado di costruire all’interno della propria comunità. Questo è quello che le università dovrebbero essere in grado di sviluppare ulteriormente nel raggiungimento dei più alti livelli di istruzione.

La sfida è includere: negare la cittadinanza a ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri non risponde a questo obiettivo.

Oltre lo ius soli, allarghiamo lo sguardo all’integrazione

L’approvazione immediata dello Ius soli temperato e dello Ius culturae rappresenta indubbiamente un necessario passo in avanti, un gesto di civiltà. La scuola e l’università oggi devono ambire però a rispondere anche ad altre sfide: la scolarizzazione degli studenti migranti, che insieme alle seconde generazioni, occupano una grossa fetta all’interno delle percentuali della dispersione scolastica e l’inclusione nei percorsi formativi di tante ragazze e ragazzi rifugiati che non possono dimostrare i propri titoli o periodi di studio.

Questi sono i principali passi verso l’integrazione: la scuola e l’università devono porsi questi problemi in maniera profonda e mettere in atto delle soluzioni serie per poter ambire a rivoluzionare la cultura del Paese.”

PER ADESIONI:

international@unionedegliuniversitari.it
retedeglistudentimedi@gmail.com

Scaricalo QUI

Appello promosso da:

Rete degli Studenti Medi

UDU – Unione degli Universitari

Movimento Italiani senza cittadinanza

CGIL | Confederazione Generale Italiana del Lavoro 

FLC – CGIL | Federazione Lavoratori della Conoscenza 

ARCI | Associazione Ricreativa Culturale Italiana

CIDI | entro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti 

Franco Lorenzoni, il primo firmatario dell’appello degli Insegnanti per lo ius soli

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