Sosteniamo la petizione dell’UNEF contro l’introduzione della selezione all’accesso nelle università francesi voluta da Macron. Le motivazioni sono sempre le stesse: gli studenti sono troppi, l’Università spreca. Abbiamo visto a cosa hanno portato questi argomenti in Italia: la distruzione dell’Università pubblica. Per questo esprimiamo solidarietà agli studenti francesi, che come noi ogni giorno lottano per un’Università aperta!
“Cara Ministra, è sua responsabilità ascoltare i giovani!
Dopo 55 riunioni in 5 settimane per discutere la riforma del primo ciclo universitario, gli studenti rimangono inascoltati. Il rapporto sulle consultazioni tenute definisce “insostenibile” il mantenimento del libero accesso dei giovani all’Università in quanto saremmo troppi. Infatti, invece di ascoltarci il rapporto parla piuttosto di pre-requisiti, di motivazioni o ancora di patto di successo per mascherare la realtà: l’introduzione della selezione all’accesso all’Università proposta in questo rapporto. Anche se i contorni di questa misura restano sfocati, la sostanza è la stessa.
Attualmente la decisione è nelle mani di Frédérique Vidal, la ministra dell’Alta Formazione, della Ricerca e dell’Innovazione. Ci appelliamo a lei, affinchè si assuma le sue responsabilità e garantisca il nostro diritto al futuro! Il rapporto dimosra che non siamo stati ascoltati, quindi ora sta alla ministra ascoltare i giovani. E spetta a noi metterle pressione affinché ci ascolti.
Firma la petizione contro la selezione all’accesso!”
#Universitaperta
Après 55 réunions en 5 semaines pour réfléchir à la réforme du premier cycle universitaire, les étudiant∙e∙s ne sont toujours pas entendu∙e∙s. Le rapport des concertations pose le maintien du libre accès des jeunes à l’université comme intenable au motif que nous serions trop nombreux. En effet, plutôt que de nous entendre le rapport parle tantôt de pré-requis, d’attendu ou encore de contrat de réussite pour masquer une réalité : c’est la mise en place d’une sélection à l’entrée de l’université que ce rapport propose. Si les contours de sa mise en place restent flous (potentielle prise en compte des notes ou encore des diplôme extra-scolaires) la réalité sera la même : nous devrons subir notre orientation ou renoncer à poursuivre ces études.
A l’heure actuelle, la décision est dans les mains de Madame Frédérique Vidal, la ministre de l’Enseignement Supérieur de la Recherche et de l’Innovation. Interpellons la ministre de l’Enseignement Supérieur, pour qu’elle prenne ses responsabilités et garantisse notre droit à l’avenir ! Ce rapport ne nous entend pas, c’est donc à la ministre de prendre ses responsabilités et d’écouter les jeunes. Alors à nous de lui mettre la pression pour ce faire entendre.
Signe la pétition contre la sélection à l’entrée de l’Université et rendez-vous sur sélection-université.lol pour continuer à se mobiliser et à se faire entendre. Parles-en autour de toi pour que nous soyons le plus nombreux possible à mettre la pression.
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