università pubblica

Università Pubblica. Il 6 novembre a Torino, rappresentanti di tutte le componenti della comunità accademica si sono riuniti per discutere i prossimi passi della mobilitazione. Come Unione degli Universitari abbiamo fin da subito proposto la costruzione di un percorso unitario tra studenti e lavoratori dell’Università, un fronte che superasse le divisioni nelle richieste e nelle forme di mobilitazione. L’assemblea ha individuato una data e uno strumento comune: il 24 novembre negli atenei di tutta Italia studenti, docenti, dottorandi, ricercatori e personale tecnico e amministrativo si riuniranno in assemblea per una Giornata del Riscatto dell’ Università pubblica.

D’ora in avanti dobbiamo mettere da parte le divisioni e qualsiasi strumento che possa danneggiare l’una o l’altra componente della comunità accademica. In questi anni il fronte comune è stato discontinuo e poco incisivo, ma la fase attuale ci impone di costruire una proposta comune ed universale che sia portata avanti con forza. Abbiamo ancora l’occasione per ottenere misure più incisive nella legge di bilancio, ma dobbiamo essere uniti. Per questo facciamo appello a tutte e a tutti, e ci impegneremo noi stessi, affinché il venerdì successivo alla mobilitazione studentesca del 17 novembre si realizzi quanto discusso a Torino.

Il 17 novembre, giornata internazionale degli studenti, denunceremo nelle piazze ancora una volta il drammatico sottofinanziamento del sistema di istruzione, da quello scolastico a quello universitario che sono ormai in rosso.
Il 24 novembre invece dovrà essere la giornata di tutta la comunità accademica, la Giornata del Riscatto dell’ Università Pubblica. Una giornata di mobilitazione in cui in tutti gli atenei studenti, precari, docenti, dottorandi, ricercatori e personale tecnico e amministrativo si riuniscano per discutere la drammatica situazione del sistema universitario.

La Giornata del Riscatto dell’ Università Pubblica non potrà essere l’ultima giornata di mobilitazione. In questa legge di bilancio, come è emerso dall’assemblea nazionale di Torino, dovremo essere in grado di ottenere un cambio di rotta più marcato su: finanziamento generale dell’università (FFO) e per un reclutamento straordinario di ricercatori, finanziamenti per il diritto allo studio, finanziamenti per lo sblocco e rivalutazione dei salari anche del personale contrattualizzato (oltre all’eliminazione della premialità negli scatti dei docenti universitari presente in questa Legge di bilancio).
Siamo però consapevoli che la partita più importante si giocherà nei prossimi mesi, quando dovremo essere capaci di imporre nel dibattito pubblico la necessità non più rimandabile di mettere al centro dell’agenda pubblica un rifinanziamento dell’Università strategico per il paese e di mutare radicalmente importanti aspetti dell’impianto normativo dell’università, per superare la sfrenata competizione tra atenei, dipartimenti e singole componenti imposta dalla carenza di risorse ed ottenere un’università di qualità ed inclusiva su tutto il territorio nazionale. Ci riusciremo soltanto se saremo abbastanza determinati e se saremo fortemente uniti!.

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